Reportage: 5 momenti e invenzioni dalla fiera dell’eros di Berlino che non dimenticheremo
Come annunciatovi una settimana fa siamo stati alla diciannovesima edizione della “VENUS” la fiera dell’hard che ogni anno si svolge nella capitale tedesca. La kermesse è tra le più grandi al mondo ed è stata visitata da oltre 30.000 persone in quattro giorni. Come ogni fiera di settore che si rispetti nulla è stato lasciato al caso, vi erano stand adatti a ogni esigenza e fantasia, si aveva la possibilità non solo di incontrare stelle del cinema hard ma anche i produttori cinematografici e distributori di sex toys e lingerie piccante. Aggirarsi tra i padiglioni è stata una sensazione un po spiazzante, la nudità e spesso le performance live davano l’impressione di essere in una situazione a metà tra un girone dantesco e un film di Lino Banfi, non sappiamo se le nostre facce lascassero trasparire imbarazzo, stupore o semplice e puerile divertimento fanciullesco.
Avete presente quel momento di imbarazzo che si crea quando magari si è poco più che bambini e mentre guardate qualcosa in tv con i vostri genitori c’è una scena di sesso? Voi non sapete come reagire, avete una vaga idea di cosa sia il sesso ma non volete che i vostri lo sappiano. Mamma e papà dal canto loro non sono ancora pronti a spiegarvi la questione api/fiori e quindi glissano con abilità. Questa situazione di impasse è un po quello che succede quando partecipi a una fiera del porno e non sei un addetto del settore.
Non vi annoieremo con l’elenco di produttori, registi, attori e performers vari ma preferiamo condividere con voi la classifica dei cinque momenti più strani vissuti alla Venus.
1. REALTÁ VIRTUALE:
Al primo posto senza dubbio alcuno il futuro dell’intrattenimento per adulti: il casco per la realtà virtuale. Un visore da indossare collegato ad uno smartphone sulla quale è installata un applicazione ad hoc. Il visore non solo vi mostrerà in 3d un filmato hard ma invierà un segnale ad una fedele riproduzione di un fondoschiena femminile, in silicone dotato di meccanismi interni che simulano le contrazioni muscolari che avvengono durante il coito. Dobbiamo davvero aggiungere altro?
2. DAL GIAPPONE CON FURORE
Se pensiamo all’oriente e al giappone, ci sono diverse cose che ci vengono in mente: i ninja, le geishe e un bizzarra concezione della sessualità, anche il sushi ok ma è l’unica cosa che non c’entra. Quando abbiamo visto lo stand di Eroninja abbiamo subito pensato all’ennesima geniale e folle trovata dei nostri amici dagli occhi a mandorla, combattimenti in stile matrix, kung fu e kamasutra, a suffragare la nostra fantasiosa ipotesi due signorine in un succinto kimono accoglievano i curiosi. Purtroppo il tutto si è rivelato essere un normalissimo portale per “normalissimo” porno. Ha comunque stimolato la nostra fantasia per cui onore al merito.
3. ENLARGE YOUR…EGO
Tutti, almeno una volta nella vita abbiamo ricevuto una mail che ci offriva la possibilità di acquistare miracolosi attrezzi per l’allungamento del pene. Questo è esattamente il tipo di prodotto che veniva pubblicizzato in uno degli stand. Ciò che ci ha colpito però non è stato l’allunga “batacchi” in se ma l’incredibile serietà con cui questi due signori, sicuramente gli ingegneri a capo del progetto stazionavano nello stand, spiegando agli interessati la tecnologia utilizzata. Niente signorine scollacciate o bellocci da copertina per attirare il pubblico. Solo la loro sapienza e i loro anni di studio contro tette siliconate e labbra a canotto, stoici!
4. CAFFÈ E CAPPUCCINO
Come ogni fiera che si rispetti anche alla Venus erano presenti diversi punti ristoro, normalissimi foodtruck servivano cibo e bevande di ogni tipo, con i classici ed esorbitanti prezzi da fiera. Nulla di eccezionale se non fosse che quando abbiamo deciso di pranzare ci è toccato ordinare un hot dog con salse mentre sul cinquanta pollici dietro il bancone passava il video di una signorina che si esibiva in una fellatio da record. Una di quelle esperienze che racconteremo con orgoglio agli amici e chissà magari ai nipoti.
5. MAS QUE TORQUEMADA
Il sesso, se tra adulti consenzienti è bello in tutte le sue forme e varianti, non ci sono o dovrebbero esserci limiti alla fantasia, è un dato di fatto. Detto questo non abbiamo potuto evitare di restare basiti dinanzi a questi marchingegni. Sicuramente per ignoranza e forse per suggestione la prima cosa che mi hanno fatto venire in mente non è stato del sesso selvaggio ma la parola “santa inquisizione”. Non so mi sono immaginato il vostro partner che ne compra uno, per farvi una sorpresa, pagandolo uno sproposito. Tornate a casa dopo una giornata di lavoro, trovate montato quest’arnese in salotto con lui o lei vestiti che indossa una tonaca crociata e vi sussurra “chiamami Torquemada”.