In 49 Paesi al mondo le donne hanno più opportunità che in Italia. La classifica

Il World Economic Forum ha pubblicato il suo report annuale Global Gender Gap, la classifica che analizza pari opportunità e gap di genere in 144 diversi Paesi. I criteri di valutazione utilizzati sono molteplici: tra gli altri, accesso femminile al mercato del lavoro, differenze salariali a parità di mansione, livelli di istruzione, salute e aspettativa di vita, partecipazione alla vita politica e sociale del Paese. La metodologia della ricerca prende peraltro in considerazione più il gender gap di un determinato Stato che la qualità della vita complessiva e consente così di comparare su un piede di parità nazioni ricche e Paesi in via di sviluppo. Nella graduatoria l’Italia si piazza soltanto al 50° posto, la Germania al 13°, mentre a trionfare è il modello scandinavo.

La classifica. I Paesi scandinavi si confermano quelli con il più basso gap di genere, conquistando le prime quattro posizioni in graduatoria: al primo posto l’Islanda (per l’ottavo anno consecutivo), al secondo la Finlandia, al terzo la Norvegia, al quarto la Svezia (Danimarca invece al 19° posto). Chiude la top 5 il Ruanda, che però registra i migliori risultati soprattutto nella partecipazione femminile alla vita politica, con il 64 percento di parlamentari donna (dato più alto al mondo). Nella top 10 compaiono anche Irlanda, Filippine, Slovenia, Nuova Zelanda e Nicaragua. Al 17° posto la Francia, Regno Unito 20°, America soltanto 45° soprattutto a causa della stagnazione dell sua forza-lavoro femminile. Agli ultimi posti si piazzano invece Chad, Arabia Saudita, Siria, Pakistan e, fanalino di coda, Yemen.

Frauen

RELAXING © Flickr – abbilder CC BY-ND 2.0

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Italia e Germania. Mentre fa registrare discreti progressi per quanto riguarda la partecipazione attiva alla vita politica (donne in parlamento, donne ministro), l’Italia mostra gravi gap di genere per quanto riguarda aspettativa di vita (87° posto), istruzione (56°), accesso al mercato del lavoro (89°), stipendio medio (98°), uguale salario per uguale mansione (addirittura 127°). La Germania, come dicevamo 13° nella classifica generale, mostra rilevanti ritardi per quanto riguarda differenze retributive, presenza di donne tra manager, alti funzionari e legislatori, ma anche eccellenti risultati per quanto concerne la presenza di donne tra professionisti del settore tecnico (prima al mondo), tasso di alfabetizzazione (prima al mondo), presenza femminile in politica (decima).

Foto di copertina FRAUEN AUF WIESE © Flickr – Sascha Kohlmann CC BY-SA 3.0

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