Nicole Kidman è la prima eroina femminile di Werner Herzog, ma il film delude
Gertrude non sa annuire in silenzio, né tantomeno limitarsi a sorridere agli uomini quando le parlano. A nulla servono i ripetuti tentativi di sua madre nel cercare d’insegnarle ciò che si confà a una giovane donna in età da marito. Lei è colta, laureata a pieni voti in storia all’università di Oxford e non desidera altro che lasciare i salotti inglesi, viaggiare e conoscere il mondo.
Un’eterea Nicole Kidman interpreta il ruolo di Gertrude Bell, personaggio storico famoso per essere stata archeologa, politica, scrittrice e agente segreta britannica durante gli anni della Grande Guerra.
La storia ha inizio davanti a un tavolo, in cui i più grandi personaggi della storia inglese dei primi anni del Novecento, tra cui Winston Churchill e Lawrence d’Arabia, discutono sulle sorti geopolitiche d’Europa.
La storia retrocede a 12 anni prima, quando la giovane Gertrude compie il suo viaggio a Teheran, presso la residenza di Frank Lascelles, suo zio, diplomatico britannico. Qui s’innamorerà di Henry Cadogan, interpretato da un goffo James Franco, giovane diplomatico con la cattiva fama di giocatore d’azzardo.
Il loro è uno di quegli amori antichi, folli, ma suo padre non acconsentirà a darla in sposa e lui si toglierà la vita, proprio in quel deserto dove, liberi da ogni convenzione sociale, avevano suggellato il loro amore. Nonostante l’eterna bellezza dell’attrice australiana, non si può fare a meno di notare la differenza d’età tra i due attori, che stona e ridicolizza il racconto drammatico tra i due “giovani” innamorati.
Col lutto nel cuore, Gertrude decide di partire alla volta della Persia per ritrovare dentro di sé, in quelle terre, il suo amore perduto.
Prima della disgregazione dell’impero ottomano impara l’arabo, il turco e il persiano, studia le rovine archeologiche, risiedendo talora tra i Drusi e i Beni Sakhr e incontrerà un gran numero di capi, emiri e shaykh. Predestinata a fare da mediatrice tra Oriente e impero britannico, la Bell contribuisce a definire i nuovi confini nella regione dopo la prima Guerra mondiale.
Il film racconta anche il suo incontro col giovane T.E. Lawrence, meglio noto come Lawrence d’Arabia, agente segreto, militare, archeologo e scrittore britannico, cui lei viene spesso paragonata come controparte femminile. Il ruolo nel film è interpretato da Robert Pattinson, ex-beniamino della saga di “Twilight”, scelto da Herzog con l’intento di mostrare un uomo inglese con l’aria da scolaretto ma estremamente sveglio. Intento lontanamente riuscito, come hanno dimostrato le risate in sala alla prima apparizione del giovane idolo delle ragazzine vestito con la tipica Kefiah di Lawrence.
Il personaggio di Bell viene presentato a metà tra una femme fatale cui nessun uomo riesce a resistere, e una donna emancipata e libera che non teme nulla, oltrepassa i divieti imposti e viaggia caparbiamente da sola in un deserto popolato da un universo maschile e maschilista, dove normalmente la donna non “attraversa la porta principale”.
Il film, seppur magistralmente interpretato, manca di un certo ritmo perdendosi in scene troppo lunghe e marcando troppo il ruolo della protagonista, in qualità di donna libera e invincibile, di fronte agli attacchi dei beduini e alle insistenze di un giovane sceicco a volerla parte del suo harem.
Degne di menzione sono le numerose inquadrature del meraviglioso paesaggio del Medio Oriente. Con la sua natura incontaminata, la sua storia, le rovine, la magica città di Petra, mostrate una volta tanto per la sua bellezza e non come campo di battaglia di una guerra senza fine.
Come sottolinea il regista tedesco in una conferenza: ““Abbiamo raccontato il deserto, i beduini, e la dignità della vita dell’Islam”.
Il film è attualmente in mostra alla Berlinale nelle seguenti date:
Venerdì 6 Febbraio ore 18:45 Berlinale Palast
Sabato 7 Febbraio ore 09:30 Zoo Palast 1
Sabato 7 Febbraio ore 12:00 Friedrichstadt-Palast
Domenica 15 Febbraio ore 13:30 presso Akademie der Künste (Hanseatenweg)
Venerdì 13 Febbraio ore 10:00 Friedrichstadt-Palast
Per informazioni relative a costo e modalità di acquisto del biglietto rinviamo al sito ufficiale.