Migliori università al mondo. 20 tra le prime 200 sono tedesche. Italia ferma a 2
Sono ben 20 le università tedesche tra le prime 200 al mondo per qualità dell’insegnamento secondo la classifica 2015 della Times Higher Education (THE). Il numero è quasi raddoppiato rispetto ad un anno fa quando erano solo 12.
La classifica. A guidare la classifica generale è la California Institute of Technology, seguita da Oxford, Stanford, Cambridge, il Massuchussets Institute of Technology, Harvard e Princeton. La prima europea non inglese è la Swiss Federal Institute of Technology di Zurigo (nona). A seguire – sempre parlando di Europa continentale – c’è proprio la prima tra le tedesche, ovvero la LMU di Monaco (29).
Le altre tedesche. Nessun Paese, esclusi Usa e UK, può vantare tante presenze nella top 200 come la Germania. Ecco quindi l’università di Heidelberg (37esima) e le due berlinesi Humboldt e Freie Universitaet, rispettivamente 49esima e 72esima, intervallate da un’altra università di Monaco, la Technical University (53esima). Seguono Tubinga, Friburgo, Bonn, Goettingen, Mannheim, la RWTH di Aachen, Erlangen -Norimberga, Muenster, Istituto di tecnologia di Karlsruhe, Colonia, l’università della tecnologia di Dresda, Costanza, Wuerzuburg, Ulm e la Charité di Berlino (195esima). Non solo quindi 20 università tedesche sono tra le 200 migliori al mondo, ma ben 5 sono comprese tra le prime 50. L’Italia ha al 112esimo posto la Normale di Pisa, al 180esimo la Scuola Superiore Sant’Anna e al 198esimo l’università di Trento.
Le ragioni di un successo. Per la Germania si può parlare quindi di ottima annata. La ragione principale sono i grossi investimenti attuati dall’Iniziativa di Eccellenza di 5 anni fa, che, secondo Phil Baty editore della classifica THE, hanno contribuito ad aumentare notevolmente la qualità della ricerca e la competitività degli atenei tedeschi senza dimenticare che in Germania l’università è completamente gratuita,
La modalità della ricerca. Per quanto questo tipo di classifica cerchi di considerare tutti gli aspetti della qualità dell’istruzione universitaria, a detta dello stesso editore, gran parte del successo della Germania è dovuto alla ricerca di prima qualità che viene svolta dai vari istituti. Secondo un’indagine svolta dal quotidiano The Local, il livello di soddisfazione degli studenti in Germania però non sembrerebbe essere altrettanto alto a causa di vari e continui problemi organizzativi e alla burocrazia tedesca, particolarmente conosciuta per la propria complessità.
Migliorare? Non a costo di tradire il proprio approccio: l’istruzione universitaria deve essere per tutti. Secondo Baty si potrebbe aumentare il livello di insegnamento istituendo le tasse universitarie e portando gli atenei a considerare gli studenti più come clienti e quindi a cercare di offrire loro un servizio migliore, al fine di conseguire un maggior numero di iscrizioni e un conseguente maggiore arricchimento. Difficile che accada. Il diritto allo studio anche per gli studenti meno abbienti per la Germania è – per fortuna – molto più importante.
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