Metro di Berlino, la BVG avverte: «A bordo anche vestiti da giraffa, ma nudi no»
«Potete salire a bordo anche vestiti da giraffa, non importa, purché indossiate qualcosa»: ad affermarlo è Petra Reetz, portavoce della BVG, la società che gestisce metro e bus di Berlino, a seguito delle presunte “apparizioni” di un uomo nudo sui treni della U-bahn.
La vicenda. Completamente nudo, l’uomo sarebbe salito sui treni della U1 e della U4 con grande imbarazzo dei passeggeri, come riportato anche da Tagesspiegel. I video dell’uomo, comparsi su YouTube e poi cancellati, lo mostrerebbero in più di un’occasione sui treni BVG. Sempre completamente nudo. Reetz non ha potuto confermare che i fatti si siano verificati di recente, dato che i video potrebbero risalire persino a qualche anno fa, ma ha ritenuto opportuno chiarire la posizione che la BVG adotterà nei confronti di chi emulerà le gesta del misterioso adone.
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I provvedimenti della BVG. «Non ci saranno ripercussioni serie, ma vi verrà chiesto di scendere dal treno», afferma la portavoce. «Salire nudi sul treno è qualcosa che disturba gli altri passeggeri», ha aggiunto. Un abbigliamento consono, insomma, è caldamente raccomandato. «Anche un costume da giraffa, per noi fa lo stesso, basta che si indossi qualcosa», ha chiarito, Specificando, poi, che invece indossare un simbolo come la svastica sarebbe ritenuto inaccettabile.
La No Pants Subway Ride. A gennaio scorso un flash mob senza pantaloni si era tenuto sui treni U- Bahn della BVG e su quelli S-Bahn della Deutsche Bahn. I video dell’evento sono reperibili su YouTube e la compagnia di trasporti non aveva avanzato obiezioni. Si tratta di flash mob che hanno preso piede ovunque, anche a New York, e il primo si è verificato nel 2002. L’idea è di far sorridere gli altri passeggeri, cambiando treno e restando assolutamente seri per tutta la durata del viaggio. Una delle regole del flash mob era proprio di non disturbare i passeggeri non coinvolti nell’iniziativa. I minorenni hanno dovuto presentare un’autorizzazione scritta dei genitori.
Foto di copertina © YouTube – Screenshot