L’Università Humboldt di Berlino cancella le due cattedre di Italianistica. Proteste in corso
La Humboldt-Universität di Berlino ha recentemente annunciato la cancellazione delle due cattedre di Italianistica, ponendo fine ad una tradizione perpetrata sin dalla fondazione dell’ateneo nel 1809
Il deficit di bilancio della Humboldt-Universität di Berlino ha portato all’ipotesi di cancellazione delle due cattedre di Italianistica. I professori evidenziano i danni che questa scelta potrebbe arrecare al ramo umanistico degli studi universitari, con una netta riduzione della notorietà dell’istituto. Il calo di interesse nei confronti dell’italiano è dovuto principalmente ad uno scarso utilizzo della nostra lingua nel mercato mondiale del lavoro e ad una sempre maggiore diffusione dello spagnolo e delle lingue orientali. A tal proposito, studenti, studentesse e professori hanno organizzato proteste e petizioni per salvaguardare lo studio dell’italiano presso la Humboldt.
La cancellazione delle due cattedre di Italianistica sarebbe dovuta a cause di natura economica e ad un minore utilizzo della lingua italiana nel mondo del lavoro
Negli ultimi 20 anni il numero degli iscritti ai corsi di studio in Italianistica è diminuito di un terzo. E’ successo a causa dell’evoluzione che ha interessato l’immagine e l’utilizzo della lingua italiana in Germania. In passato, lo studio della lingua e della letteratura italiana era determinato dal fascino della cultura e dello stile di vita italiani. Al giorno d’oggi, l’italiano è visto più come una lingua di nicchia, studiata più per cultura personale o per legami genealogici più che a scopo pratico o professionale. L’italiano è stato così sorpassato dallo spagnolo, sempre più diffuso nel mondo e quindi più utilizzato in diversi settori del lavoro.
Non a caso, l’italiano occupa ad oggi soltanto il sesto posto tra le lingue più studiate nelle scuole in Germania. Circa 60.000 persone studiano italiano nelle scuole tedesche, mentre circa 25.000 lo studiano nelle università. Le lingue più studiate nelle scuole sono infatti l’inglese, il francese, lo spagnolo e addirittura il latino.
Lo studio dell’italiano a scuola interessa principalmente le famiglie bilingue. Ci sono infatti moltissime scuole bilingue in Germania, nonostante l’istruzione sia di competenza dei singoli Länder e dunque la situazione differisca da regione a regione.
Marie Guthmüller, dirigente dell’Istituto di Studi Romanzi presso la Facoltà di Lingue e Letterature, ha dichiarato che, a seguito della pandemia, il numero di studenti nelle discipline umanistiche è diminuito drasticamente. “Penso che il calo di interesse per le lingue romanze come l’italiano o il francese sia legato anche alla generale spinta all’internazionalizzazione al di fuori dell’Europa. Le lingue e le culture asiatiche stanno diventando più interessanti e i corsi di laurea spagnoli, ad esempio, non sono così colpiti dal declino perché lo spagnolo è più importante a livello globale”, ha dichiarato in una recente intervista. Tuttavia, l’abolizione delle due cattedre di Italianistica rischierebbe di indebolire fortemente la Humboldt sotto il profilo umanistico. Come sottolinea Guthmüller, “la Humboldt-Universität è rinomata a livello internazionale e nota per il suo profilo umanistico, nelle classifiche le scienze umane sono sempre più in alto delle scienze naturali”.
Studenti, studentesse e professori organizzano proteste e petizioni
L’eliminazione delle due cattedre di Italian Studies comporterebbe, per il dipartimento di Studi Romanzi, la perdita di numerosi posti di lavoro. Inoltre, dal punto di vista dell’italiano, la Humboldt perderebbe una delle lingue che costituiscono i pilastri della didattica romanza e comparata dell’università. La Humboldt vanta infatti uno dei più rinomati istituti di Studi Romanzi, che, senza le cattedre di Italianistica, rischia di perdere gran parte della propria notorietà. Lo studio dell’italiano coinvolgeva infatti tantissimi ambiti o materie universitarie, come l’arte, la musica, la linguistica, l’archeologia e la storia.
Studenti e insegnanti si stanno impegnando per far sì che almeno una delle due cattedre di Italianistica venga preservata. A tal proposito, è stata organizzato il cosiddetto “Dies Italicus“, una protesta comune che possa dar voce alle opinioni di studenti e insegnanti. “La Humboldt siamo noi!” è il motto della manifestazione organizzata il 26.6.24 dalle 10:00 alle 17:30 nell’atrio dell’edificio principale dell’Università, all’indirizzo Unter den Linden 6. Inoltre, al link Petition · Unterstützen Sie den Erhalt der Italianistik an der Humboldt-Universität zu Berlin – Deutschland · Change.org è possibile contribuire firmando la petizione per la salvaguardia delle cattedre di italiano alla Humboldt.
“Dobbiamo assolutamente rimanere in dialogo con il Paese. Soprattutto ora, con questo governo proto-fascista in Italia e le tendenze alla radicalizzazione in tutta Europa, penso che sia importante che i singoli paesi non si sentano isolati. Non interrompere il dialogo, parlare, parlare, parlare e cercare soluzioni comuni. Dobbiamo tenere a bordo gli italiani”.
Un monito importante, al quale la Humboldt-Universität dovrebbe dare maggior peso.
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