L’assenza, il fotoprogetto dell’italiana Veronica Sauchelli che ritrae i legami spezzati dei migranti
Il progetto della fotografa italiana Veronica Andrea Sauchelli racconta il vuoto familiare dei migranti.
In riva al mare ci sono alcune sedie. Su una di esse c’è seduto un ragazzo che non ha ancora vent’anni, l’aria stanca. Sulle sedie accanto a lui non c’è nessuno. Alle sue spalle il mare. Il senso di vuoto immortalato negli scatti di Veronica Andrea Sauchelli comunica il dolore e la solitudine con cui i tanti migranti arrivati in Europa devono confrontarsi. La maggior parte di loro ha tra i 20 e i 30 anni, ma ci sono anche uomini di 50 anni. In Europa trovano temporaneamente asilo in scuole o caserme dismesse, mentre intorno a loro tutto è nuovo, amplificando la distanza che li separa dalla loro quotidianità e dai loro affetti che hanno dovuto abbandonare. Un vuoto dal peso enorme, a cui pensano in continuazione. Quando Michele Biasutti, collega di Veronica chiede a uno dei giovani di scrivere su un foglietto il ragazzo, poco più che ventenne e arrivato in Italia da solo, scrive « Voglio mia madre ».
Donne, le grandi assenti.
I migranti arrivati in Europa devo accettare il loro nuovo stato. Non sono solo stranieri in Paesi di cui non conoscono la lingua, sono soprattutto orfani e vedovi di famiglie che hanno dovuto lasciare. Trovarsi in mezzo a loro ed essere donna amplifica l’assenza delle loro madri, sorelle e figlie lasciate. Questa assenza imposta diventa sempre più ingombrante e presente nella nuova vita di questi uomini, soprattutto quando chi li osserva è una donna. « Mi guardano in molti, e questo sottolinea con forza il mio essere femmina. Così tanto che l’assenza di tutte le loro donne comincia a diventare assordante, per me, in quel momento. Mi chiedo cosa staranno facendo in quell’istante, chissà dove, tutte quelle madri e figlie e sorelle lasciate», racconta Veronica. La mancanza delle donne, le radici perdute da questi uomini diventano finalmente visibili nel progetto L’assenza. Quelle sedie vuote su uno sfondo indistinto e infinito raccontano « il lutto invisibile e quindi inesistente, per loro è una zavorra reale, trasportata per 6000 kilometri ».
La fotografa.
Veronica Andrea Sauchelli è una giovane foto-giornalista specializzata in reportage. È cresciuta a Udine, dove attualmente vive e lavora. Attraverso i suoi lavori cerca di rappresentare una realtà diversa e lontana dagli stereotipi imposti dalla cosiddetta società del benessere. Le sue storie, narrate con parole e foto, propongono punti di vista spesso scomodi o difficili da raccontare, cercando di coinvolgere lo spettatore/lettore per portarlo ad esprimere il suo giudizio. I suoi lavori sono recentemente apparsi anche su La Stampa, D di Repubblica e L’Espresso.
Foto © Veronica Andrea Sauchelli