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Kirchensteuer, come funziona la tassa di Chiesa in Germania, quanto ti costa, come uscirne e la storia di Luca Toni

La Kirchensteuer porta sempre più persone fuori dalla Chiesa: ecco quanto pesa e come non pagarla

Se sei italiano, battezzato e ti trasferisci in Germania, potresti scoprire che qui essere cattolico o protestante ha un prezzo ben preciso: si chiama Kirchensteuer, la tassa di Chiesa. La sorpresa per molti è grande, ma capirne il meccanismo è semplice e sapere come evitarla è ancora più importante. E sì, c’entra anche Luca Toni, e tra poco ti spiego perché.

Cos’è la Kirchensteuer?

In Germania, se appartieni ufficialmente a una Chiesa cattolica o protestante (ma anche ad alcune comunità ebraiche), ogni mese una parte del tuo stipendio va direttamente alla tua Chiesa di riferimento. Questa tassa si chiama Kirchensteuer e può essere:

  • 8% dell’imposta sul reddito in Baviera e Baden-Württemberg
  • 9% dell’imposta sul reddito nel resto della Germania, come Berlino

Non si calcola sul reddito lordo, ma sulla tassa che già paghi allo Stato. Ad esempio, se in un anno paghi 7.000 € di imposte, circa 630 € vanno alla Chiesa.

Quando inizi a pagarla?

Tutto parte dall’Anmeldung, cioè la registrazione della residenza. È lì che ti chiedono a quale religione appartieni. Se dici “römisch-katholisch” o “evangelisch”, vieni automaticamente inserito nel sistema e inizi a pagare la tassa ogni mese. Se invece dici “Keine Religion” (nessuna religione), non paghi nulla.

Come evitarla legalmente?

Ci sono due strade molto chiare:

1. Dire “Keine Religion” al momento dell’Anmeldung

Puoi tranquillamente dichiarare “nessuna religione” anche se sei battezzato. In Germania non conta se sei stato battezzato in Italia, conta se ti riconosci oggi come membro attivo di una Chiesa che partecipa alla Kirchensteuer. È legale e basta una semplice dichiarazione.

2. Fare il Kirchenaustritt

Se hai già dichiarato di essere cattolico o protestante e cambi idea, puoi fare il Kirchenaustritt, ovvero l’uscita formale dalla Chiesa.

Ti basta andare all’Amtsgericht (il tribunale locale), compilare un modulo e pagare una piccola tassa amministrativa (di solito tra i 30 e i 50 euro). Da quel momento, smetti di pagare la Kirchensteuer.

Posso rimanere cristiano senza pagare?

Assolutamente sì. Se fai il Kirchenaustritt, smetti solo di pagare la tassa e sei considerato fuori dal sistema fiscale ecclesiastico, ma puoi continuare a praticare, andare a messa, pregare. Se invece vuoi cancellarti anche dalla Chiesa in senso religioso (quindi anche per l’Italia), allora devi fare richiesta di sbattezzo alla tua parrocchia di battesimo.

Il caso Luca Toni

Ti ricordi di Luca Toni, l’attaccante italiano che ha giocato nel Bayern Monaco? Ecco, quando si è trasferito in Germania, ha dichiarato di non avere religione all’Anmeldung. Tutto bene, finché qualcuno, anni dopo, ha scoperto che era battezzato. E non qualcuno qualunque: la Chiesa cattolica tedesca.

Risultato? Gli hanno chiesto il pagamento di diverse migliaia di euro di tasse arretrate, sostenendo che, essendo battezzato, avrebbe dovuto dichiararsi cattolico e quindi pagare la Kirchensteuer per tutto il tempo in cui aveva vissuto in Germania.

Il caso ha fatto rumore. Non capita spesso, ma quando sei un personaggio pubblico e dichiari di non avere religione mentre magari partecipi a eventi cattolici o sei facilmente verificabile, allora la Chiesa può fare indagini più approfondite, anche contattando la tua diocesi in Italia.

Se sei una persona comune? Nessuno controllerà mai se sei battezzato. La stragrande maggioranza delle persone che dichiarano “Keine Religion” vivono tranquille e senza problemi.

Quanto si paga? Esempi pratici

Se sei single a Berlino e guadagni 40.000 € l’anno:

  • Imposta sul reddito annua: circa 7.320 €
  • Kirchensteuer (9%): circa 658,80 € all’anno (~55 € al mese)

Se sei sposato e anche il partner guadagna 40.000 €:

  • Ognuno paga circa 658,80 € di Kirchensteuer all’anno
  • Totale per la coppia: circa 1.317,60 € all’anno (~110 € al mese)

Se solo uno dei due coniugi è registrato nella Chiesa, solo quella persona paga la tassa.

Chi paga la tassa e chi no?

Religioni soggette alla Kirchensteuer:

  • Chiesa cattolica
  • Chiesa protestante (evangelica)
  • Comunità ebraiche ufficiali
  • Alcune Chiese ortodosse riconosciute
  • Vecchi cattolici

Religioni non soggette alla tassa:

  • Islam
  • Testimoni di Geova
  • Buddisti
  • Induisti
  • Chiese evangeliche libere

Dove finiscono i soldi?

Lo Stato tedesco riscuote la Kirchensteuer direttamente tramite la busta paga e gira i soldi alla Chiesa, trattenendo una piccola commissione tra il 2% e il 5% per il servizio. La Chiesa usa questi soldi per finanziare parrocchie, scuole, asili, ospedali, attività sociali, missioni e manutenzione di chiese.

La fuga dalla Chiesa: un trend in crescita

Negli ultimi anni, sempre più persone in Germania stanno lasciando ufficialmente la Chiesa. Solo nel 2022, oltre 500.000 cattolici hanno fatto il Kirchenaustritt, un numero record. Le cause? Una combinazione di motivi: perdita di fede, voglia di risparmiare, ma anche scandali legati agli abusi che hanno minato la fiducia nella Chiesa istituzionale.

Questa fuga ha un impatto enorme anche sui bilanci: meno iscritti significa meno tasse, e molte diocesi stanno già chiudendo chiese o riducendo i servizi per far fronte al calo di entrate.

In conclusione

In Germania, essere battezzato non ti obbliga automaticamente a pagare la tassa di Chiesa, ma se ti registri come cattolico o protestante, la pagherai. Se vuoi evitarla, puoi dichiarare “Keine Religion” già all’Anmeldung, o fare il Kirchenaustritt se sei già dentro il sistema.

Il caso di Luca Toni è un’eccezione, ma ci ricorda quanto sia importante sapere cosa stai firmando quando arrivi in un nuovo Paese. La conoscenza, come sempre, ti salva il portafoglio.

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