«Is mir egal», il video-tormentone sui mezzi pubblici di Berlino che ne esalta la grande tolleranza
La BVG (Berliner Verkehrsbetriebe) è l’azienda che dal 1929 gestisce il trasporto pubblico a Berlino, se si eccettua l’S-Bahn, di cui si occupa il gruppo Deutsche Bahn. Da qualche tempo la compagnia, che si è sempre distinta per le sue originali campagne pubblicitarie, ha intensificato la sua presenza sui social media, interagendo con fan e clienti su Twitter e sulla pagina Facebook Weil wir dich lieben (perchè noi ti amiamo), suo celebre slogan.
Ebbene ieri sulla pagina è apparso un videoclip che già è diventato virale tra i berlinesi, con più di un milione di visualizzazioni e quasi 20.000 condivisioni: si intitola «Is mir egal» (all’incirca «non me ne importa», «non fa differenza») ed è la cover della omonima hit di Kazim Akboga, artista e pubblicitario di origini turche che vive a Neukölln, uno dei quartieri più multikulti di Berlino. Nel pezzo originale, Akboga interpreta uno spiantato senza lavoro, senza fidanzata, perennemente in bolletta, che esorcizza le sue sventure in uno stralunato rap («Keine Arbeit – Is mir egal / Keine Geld – Is mir egal / Zweite Mahnung – Is mir egal/ Kein Auto – Is mir egal/ Keine Frau – Is mir egal – Dritte Mahnung – Is mir egal»).
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Nella divertente parodia BVG, Akboga si trasforma invece in un singolare controllore, che gira sui bus e in metro tollerando praticamente ogni sorta di situazione, anche alcune che, come è stato fatto notare, in teoria violano le condizioni di trasporto dell’azienda. Musica a tutto volume, vagoni usati per traslocare, rumorosi tifosi dell’Hertha, strani personaggi a cavallo, nonne con tizie dark, gente che taglia cipolla e grattugia formaggio. A noi sta bene tutto, rappa Akboga, perchè vi amiamo. Purchè però, prima di salire a bordo, facciate il biglietto («Keine Ticket – is nicht egal»).
La portavoce di BVG, Petra Reetz, ha spiegato chiaramente il senso della pubblicità: «utilizziamo delle immagini quasi paradossali, per comunicare un messaggio molto semplice: a noi non interessa il tuo aspetto o la tua provenienza». Chi è stato a Berlino o ci vive sa bene che l’U-Bahn è una delle metro più tolleranti e variopinte del mondo. Ok, forse un cavallo non potrete davvero portarlo con voi impunemente. E sì, il videoclip è un’operazione-simpatia volta a far digerire controllori poco comunicativi, cantieri, scioperi non infrequenti. Ma la BVG ci ama, e noi in fondo amiamo lei, perchè ci porta dovunque, a qualunque ora e ad un costo che – paragonato ad altre capitali europee come Londra – non è esorbitante. E poi, date un’occhiata al video, e diteci se riuscite a togliervi dalla testa l’ipnotico tormentone di Akboga.
Foto © Youtube