La storia della Bundesliga, il campionato di calcio tedesco
Era il 28 luglio del 1962 quando, a Dortmund, si decise un evento fondamentale nella storia del calcio tedesco. La nascita della Bundesliga. L’assemblea, che raccoglieva i rappresentanti delle Federazioni regionali tedesche del calcio, ratificò la deliberazione con la quale si dava l’avvio alla costituzione della Bundesliga a decorrere dalla successiva stagione calcistica 1963/1964. La decisione fu adottata a larghissima maggioranza con il parere favorevole di 103 delegati contro 23 contrari.
I primi progetti di una lega, rappresentativa di tutto l’intero movimento calcistico tedesco risalgono al 1932 quando l’allora presidente della Federazione Gioco Calcio, Felix Linnermann, aveva prospettato l’opportunità della formazione di una Reichsliga che annoverasse tra i suoi aderenti i rappresentanti delle migliori formazioni tedesche e che portasse all’assegnazione di un titolo unitario da attribuirsi alla migliore delle squadre in lizza.
La proposta fu respinta dalla maggior parte delle federazioni regionali e solo dopo la fine della seconda guerra mondiale essa fu riconsiderata.
Ad accelerare il percorso per la formazione della Bundesliga soccorse l’eliminazione della nazionale tedesca ai mondiali del Cile nel 1962 che, dopo poche settimane, indusse 16 squadre tedesche ad accordarsi per un campionato nazionale.
Iniziai a seguire in televisione la Bundesliga dalla mia casa di Roma nel 1988 all’età di quindici anni. Nella trasmissione televisiva Mongolfiera su Telecapodistria il giornalista Mino Taveri mostrava i gol della Bundesliga. A quei tempi ero un grandissimo appassionato del calcio e dividevo questa mia passione con il mio miglior amico, Gianluca. Il lunedì sera, nei rispettivi salotti domestici, seguivamo rapiti le vittorie del Bayern Monaco, i gol di prepotenza di Thomas Allofs e le spettacolari acrobazie di Karl-Heinz Riedle. Il giorno seguente, durante la ricreazione, ci incontravamo nei giardini della scuola commentando i risultati del calcio tedesco e sognando di volare insieme al Weserstadion di Brema per assistere ad una partita del Werder. Negli anni successivi continuai a seguire con entusiasta ammirazione le prodezze balistiche dei predatori teutonici e quando, nel 1990, in Italia, la Germania, diretta da Franz Beckenbauer, si laureò campione del mondo, la fascinazione per la Bundesliga e i suoi attori calcistici divenne fortissima, Ricordo che nel 1997 l’attuale allenatore della nazionale tedesca, Joachim Löw, diresse con tale maestria la squadra dello Stoccarda che io, tifoso della Roma, lo avrei voluto sulla panchina capitolina e, insieme a lui, avrei voluto portare a Roma il tridente offensivo di quella fantastica squadra, il c.d. “Magische Dreieck” che rispondeva ai nomi di Balakov, Elber e Bobic. I tre realizzarono tantissimi gol e le loro combinazioni in velocità sono ancora impresse nella mia memoria calcistica.
Nel 2004 decisi di trasferirmi a Berlino e la Bundesliga divenne per me come il pane quotidiano. Potei leggerla sui giornali in tedesco e seguirla sulla tv della mia Kneipe (Bar) preferita, con il commento originale e in compagnia dei miei nuovi conoscenti berlinesi.
La Germania tutta si stava preparando al mondiale calcistico del 2006 e i vecchi stadi si rifacevano il trucco per l’ormai imminente competizione internazionale.
I mondiali del 2006 furono un evento sportivo e sociale meraviglioso, non solo per la vittoria dell’Italia, ma soprattutto per l’aria di gioviale festa che si respirava in terra germanica. Fu un mondiale bellissimo che lasciò in eredità ai tedeschi degli stadi moderni.
Oggi la Bundesliga è un esempio per tutte le altre organizzazioni calcistiche nazionali: stadi sempre pieni e società calcistiche raramente con debiti.
Quando ripenso all’Italia e ai suoi stadi raramente pieni rifletto con tristezza sulle nostre inefficienze organizzative e sul come due successi di tipo diverso in una stessa manifestazione, quello tedesco di carattere organizzativo e quello italiano di tipo sportivo, abbiano portato ad esiti totalmente divergenti.
La Bundesliga, un esempio da seguire, e l’Italia, in affanno con i suoi debiti anche nel calcio e le sue grida contro la Germania, prima di seguirne l’esempio…anche nel calcio.
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Il punto sulla 25esima giornata della Bundesliga 2013-2014
Tornando all´oggi siamo oramai giunti al 25° turno della stagione numero 51 della Bundesliga ed il Bayern é ormai lanciatissimo alla conquista del suo 23° titolo. Sabato pomeriggio ha avuto la meglio sul Bayer Leverkusen ottenendo il suo diciasettesimo successo consecutivo grazie ad un meritatissimo 2 a 1 casalingo.
La giornata calcistica era iniziata venerdí sera con il successo dello Schalke 04 in casa dell´Augsburg. La squadra di casa era anche passata in vantaggio con un gran gol di Werner ma nulla ha potuto contro la giornata di grazia del´olandese Huntelaar che con una doppietta ha portato al successo la squadra di Gelsenkirchen.
Successo esterno per 1 a 2 anche del Mönchengladbach a casa del Borussia Dortmund. Un successo a sorpresa ma non immeritato che ha rilanciato la squadra guidata da Favre.
Incredibile anche il successo del Mainz nella tana dell´Hoffenheim. I padroni di casa erano passati due volte in vantaggio all´inizio della ripresa. Il doppio vantaggio dell´Hoffenheim ha scatenato la reazione furiosa degli uomini guidati dal tecnico Tuchel che negli ultimi 25 minuti di gioco hanno realizzato ben 4 reti trascinati dal giapponese Okazaki, autore di una doppietta, vincendo una partita che sembrava persa.
Malgrado un netto dominio territoriale non riesce il Wolfsburg a vincere in casa del fanalino di coda Braunschweig. Il risultato di 1 a 1 non accontenta nessuno.
L´Hertha Berlino perde malamente in casa per 0 a 3 contro un cinico Hannover e dice addio al sogno di raggiungere uno dei piazzamenti che assegnano la possibilità di partecipare ad una coppa europea. Troppe le occasioni sprecate dagli avanti della squadra berlinese ma le dimensioni della sconfitta superano i demeriti dei padroni di casa.
Si dividono la posta a Brema il Werder e lo Stoccarda. La partita termina per 1 a 1, risultato che condanna gli svevi ad un soffertissimo finale di stagione.
Domenica pomeriggio vince per 2 a 1 in casa l´Amburgo contro un remissivo Norimberga mentre il Friburgo fa il colpo grosso a casa di un inguardabile Francoforte vincendo per 1 a 4 anche e soprattutto grazie alla prova del giocatore Guedé autore di una doppietta.
La Classifica:
Bayern Monaco 71 Punti, Borussia Dortmund 48, Schalke 47, Bayer Leverkusen 44, Mainz 41, Wolfsburg 40, Bor. Gladbach 39, Augsburg 38, Hertha BSC 36, Hoffenheim 29, Hannover 29, Werder Brema 29, Eintacht Francoforte 26, Amburgo SV 23, Norimberga 23, Friburgo 22, Stoccarda 21, Braunschweig 18.