Il cordoglio di Berlino per le vittime degli attentati di Parigi
Sabato mattina, dopo l’orrore che ha martoriato Parigi per la seconda volta in questo 2015, Berlino si è risvegliata attonita. Tanti cittadini, però, hanno deciso di reagire alla logica del terrore con le armi democratiche della partecipazione e della solidarietà: sono così scesi in strada e hanno raggiunto l’Ambasciata francese a Pariser Platz per deporre fiori e candele.
Come riportato dal Berliner Morgenpost, la polizia ha pregato i berlinesi di allontanarsi dall’Ambasciata e ha proceduto a installare delle barriere di sicurezza. Molti si sono allora spostati nei pressi della Porta di Brandeburgo ma, nel corso della giornata, ai piedi della barriera si è continuato a depositare fiori, candele e scritte di solidarietà, tra cui ad esempio «We are all human. Davon fliehen Flüchtlinge» (Siamo tutti umani. Da questo fuggono i migranti).
Le manifestazioni di solidarietà. L’intera città ha manifestato il suo cordoglio e la sua vicinanza istituzionale esponendo bandiere a mezz’asta e tingendo Brandenburger Tor di blu, bianco e rosso, i colori della bandiera francese. Domenica, a partire dalle 14.00, è previsto Berlin für Paris, un corteo che muoverà sempre da Pariser Platz, si snoderà per le strade cittadine e giungerà alla Siegessäule, secondo quanto annunciato dagli organizzatori (ma molto dipenderà anche dall’afflusso e dalle valutazioni delle forze dell’ordine).
Misure di sicurezza. Le autorità hanno intanto rafforzato in via precauzionale le misure di sicurezza in diversi punti della città, ad esempio presso l’Ambasciata americana e britannica così come a Berlin Hauptbahnof, la stazione centrale. Il sindaco di Berlino Michael Müller ha però assicurato che il rischio di attentati non è da considerarsi aumentato. «Naturalmente monitoreremo la situazione con attenzione e adotteremo i provvedimenti del caso. Il fatto che a Berlino non ci siano stati attentati è da attribuire anche all’ottimo lavoro dei nostri servizi di sicurezza».
Le reazioni della politica. Angela Merkel si è detta sgomenta per i fatti di Parigi e ha offerto appoggio incondizionato ai vicini francesi. «Questo attacco ci colpisce tutti»; «piangiamo insieme agli amici francesi e combatteremo al loro fianco la battaglia contro chi ha commesso qualcosa di così inconcepibile», ha dichiarato la Cancelliera, sottolineando però come «la nostra vita libera è più forte di ogni terrore». Jan Stöß dell’Spd ha inviato dal canto suo un messaggio tanto agli attentatori («non distruggeranno la nostra società libera e aperta»), quanto ai populisti e agli sciacalli del panorama tedesco – Alternative für Deutschland e Pegida in primis – che già stanno provando a sfruttare politicamente le stragi di Parigi per invocare una svolta restrittiva sulla questione migranti. «A questi personaggi ci opporremo in maniera altrettanto decisa», ha concluso Stöß. Concorde anche il sindaco di Berlino, Michael Müller: «gli uomini e le donne che arrivano in Germania fuggono proprio da tali mostruosità», dunque il nesso causale tra flussi migratori e aumento della minaccia terroristica è totalmente infondato. Gli fa eco, infine, Frank Henkel (CDU), secondo cui «L’Europa, in queste ore buie, ha bisogno sì di risolutezza ma nient’affatto di isteria».
Photo © Berthe Jentzsch