Gli esercizi di stile di Raymond Queneau arrivano a teatro, a Berlino. E sono in italiano
Dopo la tournée italiana, la compagnia teatrale aTm, nata a Milano nel 2013 dopo aver condiviso per anni la passione per il teatro tra i banchi di scuola, approda a Berlino il 24 settembre con lo spettacolo «Variazioni», tratto dall’opera “Esercizi di stile” di Raymond Queneau.
La storia prende spunto da un semplice episodio di vita quotidiana:
Sulla S, in un’ora di traffico. Un tipo di circa ventisei anni, cappello floscio con una cordicella al posto del nastro, collo troppo lungo, come se glielo avessero tirato. La gente scende. Il tizio in questione si arrabbia con un vicino. Gli rimprovera di spingerlo ogni volta che passa qualcuno. Tono lamentoso, con pretese di cattiveria. Non appena vede un posto libero, vi si butta. Due ore più tardi lo incontro alla Cour de Rome, davanti alla Gare Saint-Lazare. È con un amico che gli dice: «Dovresti far mettere un bottone in più al soprabito». Gli fa vedere dove (alla sciancratura) e perché.
Cominciano così gli “Esercizi di stile” di Raymond Queneau, narratore francese, autore, fra gli altri, dell’originalissimo “Zazie nel metro” (1959).
Novantanove tentativi d’interpretazione di una medesima storia si avvicendano, come in un’entusiasmante composizione di free jazz: l’autobus della linea S viene percepito e curiosamente raccontato, mettendo in gioco tutti i sensi, dall’olfatto, al gusto, all’udito. Onomatopee (“A boarrrdo di un auto [bit bit, pot pot!] bus, bussante…”), si alternano comunicati telegrafici (“BUS COMPLETO STOP TIZIO LUNGOCOLLO CAPPELLO TRECCIA APOSTROFA SCONOSCIUTO SENZA VALIDO PRETESTO STOP…”) e a giochi linguistici di varia natura, cosicché siamo invitati a concepire l’azione da diversi punti di vista: quello del “reazionario” (“Naturalmente l’autobus era pieno e il bigliettaio sgradevole…”), quello scientifico e privo di emozioni dell’”insiemista” (“Nell’autobus S si consideri l’insieme A dei passeggeri seduti e l’insieme D dei passeggeri in piedi…”), quello colorito e pasoliniano del “coatto” (“Aho! Annavo a magna’ e te monto su quer bidone de la Esse-e ‘anvedi? – nun me vado a incoccia’ con ‘no stronzo con un collo cche pareva un cacciavite, e ‘na trippa sur cappello? E quello un se mette a baccaglia’ con st’artro burino perché – dice – je acciacca er ditone? Te possino! Ma cche voi, ma cchi spinge? e certo che spinge! chi, io? ma va a magna’ er sapone!”) e così via, in un crescendo che coinvolge molti altri personaggi, animati dalla voce dei ragazzi riuniti sul palco sotto la direzione della regista milanese Mariella Messa Parravicini.
E il gioco continua, in uno spettacolo divertente e frizzante, nello spazio Haus di Mitte, a Berlino, idea e progetto di Nora Cavaccini che da anni ospita performance teatrali ed eventi legati alla musica e all’arte. Lo spettacolo inizierà alle ore 21.00 del 24 Settembre, ma attenzione, la prenotazione è obbligatoria!
Variazioni
24 settembre, h 21
Per info e biglietti scrivere a: haustheater@gmail.com