Da ottobre veterinari ancora più cari in Germania

A partire da ottobre sarò più caro curare i nostri amici animali: aumenteranno i costi delle prestazioni dei veterinari tedeschi

Per la prima volta dal 1999, il tariffario per le prestazioni medico veterinarie in Germania sarà completamente aggiornato. Il Bundesrat ha votato lo scorso venerdì 8 luglio in favore di un aggiornamento delle tariffe medico veterinarie.

Per i proprietari di animali domestici, ciò significa che una visita dal veterinario sarà più costosa a partire dal prossimo autunno. Le compagnie di assicurazione sanitaria dovrebbero alleggerire gli aumenti venendo incontro alle esigenze dei proprietari.

Aumenti differenziati a seconda del tipo di prestazione e del momento di erogazione della stessa

Per i proprietari di animali domestici, il nuovo tariffario significa soprattutto una cosa: maggiori costi veterinari. Secondo la Camera dei Veterinari della Turingia, ad esempio, il prezzo per un esame generale di un cane aumenterà di quasi 10 euro. Il costo delle vaccinazioni per cani e gatti è raddoppiato da 5,77 euro a 11,50 euro. Per una lastra ( raggi x ), la differenza di prezzo è più contenuta. Dunque a seconda del trattamento individuale, i costi possono essere più elevati.

Le tariffe dipendono, tra l’altro, anche dalla difficoltà del trattamento, nonché dal tempo richiesto e dal tempo del trattamento. Maggiori costi per trattamenti notturni o nel fine settimana. Inoltre, i veterinari addebiteranno una tariffa per il servizio di emergenza di 50 euro a partire da ottobre.

Aumenti anche per gli animali da reddito

Il benessere degli animali potrebbe essere messo in pericolo anche negli allevamenti zootecnici. Per gli animali da fattoria, sono previsti aumenti del 75%. Secondo l’Associazione per il benessere degli animali, le conseguenze più gravi saranno l’aumento dei costi in agricoltura. Esistendo già un conflitto tra la redditività dei veterinari e l’accessibilità economica degli allevatori , l’aumento potrebbe portare a una maggiore sofferenza degli animali.

In particolare nell’allevamento di suini e bovini, ciò ridurrebbe la disponibilità al trattamento degli animali. Ad esempio, i vitelli maschi da latte hanno scarso valore economico per gli allevatori, quindi il trattamento potrebbe comportare perdite finanziarie. Il problema qui non è principalmente il nuovo tariffario, ma l’attenzione decennale sull’efficienza e sul risparmio sui costi nell’allevamento di animali agricoli.

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