Germania pronta ad un nuovo “muro” contro i richiedenti asilo già registrati altrove

La Germania cambia le regole per l’accoglienza dei rifugiati.

La CDU di Angela Merkel e la CSU di Host Seehofer, ovvero i due partiti che assieme all’SPD compongono la coalizione di governo, sono pronti a realizzare una zona di transito a sud della Baviera dove raccogliere tutti i richiedenti asilo che hanno diritto a entrare sul suolo tedesco. Si tratta – in sintesi – di una naturale conseguenza al ritorno di un’applicazione testuale della Convenzione di Dublino, sospesa nel 2015 da Angela Merkel quando dichiarò che la Germania sarebbe stata disposta ad accogliere i siriani anche se avevano già fatto richiesta d’asilo altrove (si è obbligati a fare richiesta d’asilo nel primo Paese europeo in cui si entra).

La zona di transito

Dal 2015 la Germania sta vivendo un vero e proprio conflitto interno a causa del problema dei rifugiati. I due grandi partiti cugini tedeschi, la CDU presieduta dalla cancelliera Angela Merkel e la CSU bavarese del Ministro dell’Interno Host Seehofer, hanno finalmente trovato un compromesso. Entrambi vogliono istituire delle zone di transito lungo il confine meridionale della Baviera per evitare l’accesso ai rifugiati che non hanno il diritto di chiedere asilo in Germania. L’unico ostacolo è l’Austria, che non è del tutto sicura del progetto.

La nuova zona di transizione dei rifugiati dovrà garantire il controllo del confine meridionale.

La CDU e la CSU hanno ritenuto necessario istituire delle zone di transito per i rifugiati. Una decisione che non era stata approvata nel 2015 dalla SPD, ma ora lo stesso partito lo ritiene efficace per garantire un controllo del confine meridionale. I centri di transito lungo la frontiera bavarese, dovranno assicurare l’allontanamento dei rifugiati che non possono richiedere asilo alla Germania.

Il piano della CDU e la CSU per il controllo del confine bavarese e la gestione degli immigrati

Secondo il piano, i richiedenti che si sono già registrati correttamente in altri Paesi, Paesi con i quali la Merkel ha stipulato un accordo bilaterale, possono essere rimpatriati nel Paese in questione passando prima dalla zona di transito. Coloro che non hanno fatto nessuna domanda di trasferimento non potranno avvicinarsi alla zona di transito e dovranno essere rispediti al loro Paese di origine. Queste zone potrebbero essere recintate e i richiedenti asilo sarebbero costretti a vivere in container o tende fino a quando non venga concesso loro il via libera per muoversi.

L’Austria non è pienamente d’accordo con il progetto tedesco.

Le insicurezze sul progetto arrivano dall’Austria che non è del tutto sicura di sottoscrivere un accordo del genere con la Germania. Nel frattempo il governo austriaco aspetta di vedere i dettagli della proposta prima di decidere. Anche la polizia dei Paesi hanno messo in dubbio l’efficacia del progetto. Le forze pubbliche sostengono che il nuovo sistema incoraggerebbe le persone ad entrare illegalmente, sfuggendo ai controlli. Il tratto di confine che la polizia dovrebbe controllare, infatti, è di soli 500 miglia, mentre l’intero fronte è lungo ben 1860 miglia, quindi è chiaro che molte persone potrebbero entrare senza alcun problema.

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Foto copertina: © recinzione, RyanMcGuireCC0passerella