Germania, polizia di Bochum accusata di aver taciuto un terribile caso di violenza sessuale
La polizia della città tedesca di Bochum è accusata di aver taciuto un grave atto di violenza a sfondo sessuale consumatosi in uno dei parchi cittadini.
In questi giorni Bochum, città del Bundesland tedesco della Renania-Settentrionale-Vestfalia, è scossa per via di un terribile caso di violenza sessuale che sembra sia stato tenuto nascosto dalle forze dell’ordine. Come riportato da The Local, dopo aver arrestato il colpevole, la polizia ha scelto di non divulgare il relativo comunicato stampa, come vorrebbe la prassi, e di riportare l’evento soltanto in termini confidenziali.
I fatti
La violenza si è consumata lo scorso 18 febbraio in un parco cittadino. Sembra che il colpevole abbia prima coperto la testa della vittima 33enne con un cappuccio per poi strangolarla e csotringerla a terra. Infine le avrebbe ordinato di spogliarsi per violentarla ripetutamente. Dopo aver interrogato la vittima, la polizia è riuscita ad arrestare il carnefice 30enne senza però procedere come di consueto alla pubblicazione di un comunicato sul caso, ma scegliendo di inoltrare un report confidenziale al Ministro degli Interni del Bundesland.
Il silenzio della polizia di Bochum
Perché la polizia ha voluto mantenere il riserbo su un crimine del genere? Quel che si sa è che l’uomo arrestato era già stato condannato per violenza sessuale nel 2009 e nel 2010 e si trova in un programma di recupero delle “recidive”. Probabilmente è proprio il fallimento del monitoraggio del soggetto ancora pericoloso che ha spinto le forze dell’ordine a “tenere nascosto” il crimine. Fatto sta che l’aver taciuto un evento del genere ha suscitato rabbia e scalpore all’interno delle forze dell’ordine di Bochum: «I cittadini hanno il diritto di sapere che chi si è macchiato di violenza sessuale costituisce un pericolo anche dopo essere uscito di prigione. Se tacciamo queste informazioni al pubblico si avrà l’impressione sbagliata che i pregiudicati non rappresentino più una minaccia» ha lamentato un agente.
Negli ultimi anni la polizia della Renania-Settentrionale-Vestfalia è stata di frequente al centro di polemiche per non aver risposto adeguatamente a gravi crimini. Un esempio è stato il fallimento nel monitoraggio dell’islamista Anis Amri che lasciò la regione senza che le forze dell’ordine ne seguissero gli spostamenti in maniera adeguata e si diresse a Berlino dove a dicembre 2016 portò a compimento l’attentato di Breitscheidplatz in cui persero la vita 12 persone. Anche a seguito dei fatti di Colonia la polizia locale è stata accusata di nascondere informazioni circa i casi di violenza sessuale consumatisi nella notte di San Silvestro del 2015.
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Foto di copertina: Polizeibeamte sichern den Heumarkt in Köln © Marco Verch CC BY 2.0