Germania, oltre 153mila positivi e 5500 decessi. Merkel: “Alcune decisioni dei Länder troppo audaci. Europa? Pronti a nuovi aiuti”
Il discorso della Cancelliera al Parlamento tedesco traccia un bilancio di ciò che è stato finora e le linee guida delle politiche future
Ieri Angela Merkel ha parlato al Bundestag. Il suo discorso è stato lungo e ha toccato tutti i temi principali dell’agenda politica nazionale e internazionale: libertà personali , anziani, comportamenti sociali, attuale situazione della pandemia, strutture sanitarie, personale ospedaliero, tamponi, approvvigionamento delle mascherine, vaccino, medicamenti, ricerca, appoggio all’OMS, riscossione dei debiti dai paesi più poveri, decisioni dei vari stati federali, tracciamenti digitali, aiuto a lavoratori e imprese e, soprattutto, Europa. La Cancelliera ha mostrato preoccupazione sulle decisioni di rallentamento in alcuni casi oltremodo coraggiose di alcuni governatori regionali: “Le decisioni che abbiamo preso mercoledì scorso tra governo e Laender le sostengo in piena convinzione. Ma la loro messa in pratica comunque mi preoccupa. Eppure sono decisioni che mi appaiono in certe parti molto audace, per non dire: troppo audace. Se dico questo, ovviamente non cambia una virgola che rispetto la sovranità dei Laender, che è iscritta nel nostro ordinamento federale fissato dalla Costituzione…. Sarebbe tristissimo se alla fine dovessimo essere puniti da una speranza precipitosa. Rimaniamo saggi e prudenti sulla via verso la prossima fase della pandemia. Non siamo in un lungo percorso nel quale possiamo permetterci di perdere troppo presto la forza e il respiro” (traduzione a cura di Roberto Brunelli per l’AGI). Sull’Unione, a poche ore da un Consiglio d’Europa che ha in parte confermato, ma non fino in fondo, la decisione della Germania di caricarsi in maggiore misura l’onere di far uscire il continente dalla crisi, la Merkel ha affermato: “Dobbiamo essere pronti, nello spirito della solidarietà, a realizzare contributi molto più alti per il bilancio europeo. Vogliamo che tutti gli Stati membri dell’Unione europea possano riprendersi economicamente”
Il bollettino dei casi di Coronavirus in Germania
Secondo Angela Merkel: “gli indicatori mostrano una rallentata velocità infettiva: attualmente abbiamo ogni giorno più guariti che nuovi malati. Si tratta di un successo intermedio. Ma proprio perché le cifre scatenano speranze, mi vedo impegnata a dire: questo successo temporaneo è fragile. Ci muoviamo su ghiaccio sottile. Si può anche dire: su ghiaccio sottilissimo”. Ha ragione: in Germania dal 6 aprile, in maniera quasi costante, calano ogni giorno i casi attivi ufficiali. Nella giornata di ieri se ne registravano 44254. (il 6 aprile erano 72865). Dall’altra parte ieri per il quarto giorno consecutivo sono è aumentato il numero di casi attivi, 2481, la cifra più alta dal 12 aprile. Anche il numero di decessi giornalieri ha subito un nuovo boom, ben 260, quinto dato più alto dall’inizio pandemia. I dati sono della Johns Hopkins University.
I casi Land per Land
È la Baviera la regione più colpita dalla pandemia con oltre 39mila contagi e 1502 morti. I dati, riportati dalla Berliner Morgenpost, mostrano comunque una crescita dei guariti (25140 in totale). Più distanti, ma divisi di poco, NordReno-Vestfalia e Baden-Württemberg. Rimane evidente come i Länder dell’ex DDR siano stati meno colpiti dall’epidemia. Se si esclude Berlino, che era est a metà, Meclemburgo-Pomerania Anteriore, Brandeburgo, Sassonia, Sassonia-Anhalt e Turingia sono tutti nella parte bassa dalle classifica.
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