Germania, la Merkel e i suoi ministri si alzano lo stipendio. Ecco quanto guadagneranno
É ufficiale: la cancelliera Angela Merkel e i suoi ministri guadagneranno di più. Come riportato dal Berliner Morgenpost, dallo scorso mercoledì è in vigore il nuovo accordo sullo stipendio degli impiegati della pubblica amministrazione, che vale anche per i membri del Bundesregierung tedesco. L’aumento è per il momento del 2,2 percento; dal 1 febbraio 2017 sarà invece del 2,35 percento. La Merkel guadagnerà così, indennità di residenza comprese, 18.388 euro al mese, che diventeranno dal 2017 18.820 euro. Una cifra molto alta ma probabilmente non spropositata, considerando che la cancelliera è al momento il premier più influente d’Europa e che il suo ruolo richiede lavoro a tempo pieno e un elevato grado di responsabilità. Ma in Germania il dibattito resta aperto.
Le cifre del governo. Anche i 15 ministri del governo Merkel vedranno il loro stipendio sensibilmente ritoccato verso l’alto: l’onorario, indennità incluse, salirà a 14.929 euro e poi a 15.280 euro al mese dal prossimo febbraio. Aumento anche per i sottosegretari di Stato, che guadagneranno prima 11.470 e poi 11.740 euro.
Le reazioni della società tedesca. L’associazione dei contribuenti tedeschi (Bund der Steuerzahler, BdSt) ha giudicato adeguato l’aumento di stipendio della cancelliera e del Bundeskabinett. Chiede però una riduzione dei privilegi della politica. «Siamo favorevoli a una giusta retribuzione per la Merkel e i ministri», spiega al Berliner Morgenpost il presidente della BdSt, Reiner Holznagel. «Ma per quanto riguarda alcuni privilegi la situazione deve migliorare. Un politico, ad esempio, dovrebbe provvedere da solo alla previdenza per la vecchiaia, come fanno tutti gli altri contribuenti. Al momento, però, non è così».
Gli altri leader nel mondo. Con i suoi 220.656 Angela Merkel non conduce la classifica dei premier meglio pagati al mondo. Secondo l’agenzia Bloomberg il Paperone dei capi di governo è di gran lunga Lee Hsien Loong, premier di Singapore, che percepisce circa 1 milione e mezzo di euro all’anno. Al secondo posto, ben distanziato con i suoi 400.000 dollari, troviamo il presidente americano Barack Obama. La Merkel si piazza solamente (si fa per dire) al quinto posto, comunque al di sopra di leader come Erdogan, Putin e Hollande. E Matteo Renzi? Il premier italiano guadagna 112.809 euro annui, circa 9.400 euro al mese. La metà netta del nuovo stipendio della Merkel.
Il confronto con l’Italia. Se ci si dovesse limitare a un paragone tra premier, si potrebbe pensare a un Italia che ha finalmente messo mano agli sprechi della casta e avviato un percorso di risanamento delle sue finanze pubbliche. Ma la voragine dei costi della politica proviene da una miriade di voci di spesa che rendono legislativo ed esecutivo ancora un mastodonte, nonostante i tagli: indennità, spese di viaggio, costo del personale, pensioni e vitalizi, spese folli per giornali, carburante e cancelleria, citando solo alcune delle più importanti. Il percorso per rendere più virtuosa la politica italiana è insomma ancora lungo e molti temono che non basterà la riforma del Senato a imprimergli la svolta decisiva.
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