Ecco qual è la parola tedesca più brutta del 2019
“Klimahysterie” o “isteria climatica” è stata scelta come Unwort (parola più brutta) del 2019. Ecco perchè.
“Klimahysterie” o “isteria climatica” è la parola scelta come ‘parola più brutta’ del 2019 in Germania. Così ha annunciato la giuria del particolare premio “Parola più brutta dell’anno”, lo scorso martedì. La parola nasce dalla combinazione di Klima e hysterie ed è un termine derogatorio utilizzato contro chi si interessa ‘troppo’ della crisi climatica in corso.
Da dove proviene il termine
Il 2019 è stato l’anno che ha visto crescere la consapevolezza della tremenda emergenza climatica in cui viviamo. Il governo tedesco e i cittadini hanno dedicato sempre più attenzione al tema. Al tempo stesso però sono aumentate le voci degli scettici e dei negazionisti climatici che hanno insultato con sempre più ardore i milioni di persone scesi in piazza in tutto il mondo. Ad esempio, Alexander Gauland, membro in vista del partito di estrema destra AFD, ha dichiarato lo scorso Giugno:«L’AFD non parteciperà all’isteria climatica che ha colpito gli altri partiti».
‘Isteria climatica’ è un termine che «patologizza in modo sprezzante l’impegno crescente verso la protezione del clima come se si trattasse di una psicosi collettiva. L’espressione diffama questi sforzi e discredita il dibattito sul cambiamento climatico.» Così ha dichiarato la giuria di linguisti della Università Tecnica di Darmstadt.
La parola peggiore dell’anno
Dal 1991 i linguisti tedeschi si riuniscono per scegliere la ‘Untowrt des Jahres’. Il tentativo è indirizzato a quei termini che offendono ‘i principi della democrazia’ e vanno contro la ‘dignità umana’. La giuria riceve centinaia di proposte dal pubblico, incluso ‘Bauernbashing’ (pestaggio di contadini) e “Ökodikatur” (eco-dittatura). Nel 2018 a prevlaere fu la parola “Anti-Abscheibe-Industrie”, traducibile come industria anti-deportazione: si tratta di un termine usato per denigrare chi difende i migranti.
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Immagine di copertina: screenshot da Youtube