Daimler coinvolta in un possibile nuovo scandalo Dieselgate

L’azienda Daimler nell’occhio del ciclone per presunte irregolarità nella gestione dei gas di scarico

La clamorosa rivelazione sul gruppo tedesco Daimler, produttore di Mercedes e Smart, arriva dal quotidiano Der Spiegel. L’ufficio federale dei trasporti (il KBA) riporta di avere il fondato sospetto che su diversi modelli prodotti sia presente un dispositivo irregolare per il controllo delle emissioni. Sono oltre 600mila i veicoli che rischiano il ritiro dal mercato, tra cui anche la Mercedes Classe C e Classe G. Sui motori diesel delle vetture sarebbe stato montato un sistema in grado di falsificare i parametri delle emissioni inquinanti.

L’azienda era già stata richiamata per delle irregolarità sospette

I motori montati nei nuovi veicoli sarebbero gli stessi presenti sul van Mercedes Vito, modello che è finito nei giorni scorsi al centro dello scandalo. Il KBA ha infatti richiesto il ritiro di circa 5mila unità. Daimler ha contestato la precedente richiesta delle autorità e ha affermato di non aver ancora ricevuto nessuna convocazione ufficiale. Il dispositivo sotto accusa è stato descritto dai vertici della Mercedes come “parte di un sistema per il controllo delle emissioni, ideato per gestire al meglio la pulizia dei gas di scarico durante le varie fasi di guida”. Il motore dei veicoli sarebbe il risultato della cooperazione con la compagnia francese Renault, che è ancora sotto accusa in Francia per le stesse motivazioni. Il ministro dei trasporti tedesco, Andreas Scheuer, ha fatto sapere di aver convocato il CEO di Daimler per lunedì 28 maggio. Riporta Reuter che anche l’ufficio federale dei trasporti è stato invitato a comunicare ulteriori informazioni sulle emissioni dell’azienda.

Lo scandalo Dieselgate continua a colpire la Germania

L’aumento dei controlli sulle case automobilistiche europee è una diretta conseguenza dello scandalo dieselgate. Nel 2015 finirono nel mirino alcune celebri compagnie tedesche del settore (ne abbiamo parlato qui). Allora fu la Volkswagen a finire nell’occhio del ciclone, seguita poi da BMW e dalla stessa Daimler per lo scandalo delle cavie umane nei test sulle emissioni. Le autorità tedesche continuano la vasta indagine sul comparto automobilistico, dichiarando che i controlli sui van Vito sono iniziati ben due mesi fa. Riporta ancora Reuters che sono in corso indagini sulla Mercedes anche da parte degli inquirenti statunitensi.

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Immagine di copertina: ©Donnawetta, Car Industry, CC BY-SA 0.0