Da rifugiata a modella: l’incredibile storia della nuova testimonial della Germania dopo Claudia Schiffer
Da bimba rifugiata a top model: nata a Kabul (Afghanistan) nel 1985, Zohre Esmaeli è il nuovo volto della campagna Deutschland – Land der Ideen (tradotto “Germania – Terra di idee”).
Nel 2006 fu scelta Claudia Schiffer per rilanciare l’immagine della Germania nel mondo. Come riporta Tagesspiegel, a rappresentare la Germania oggi nell’ambito della campagna Deutschland – Land der Ideen è l’ex rifugiata afghana Zohre Esmaeli, oggi modella, designer e scrittrice di base a Berlino.
L’iniziativa
Germania – Terra di Idee è un’iniziativa del governo e dell’industria tedeschi e ha lo scopo di favorire lo sviluppo di un’immagine positiva della Germania all’interno del Paese e all’estero, attraverso una serie di progetti. A simboleggiare la Germania di oggi è la modella afghana Zohre Esmaeli e con lei non soltanto la sua bellezza, ma innanzitutto la sua storia. In un periodo storico delicato in cui la questione rifugiati è al centro di ogni discussione, Zohre Esmaeli è la persone perfetta per lanciare un messaggio preciso: la voglia della Germania di combattere la discriminazione e lottare per l’integrazione dei nuovi arrivati.
La fuga dall’Afghanistan
Zohre Esmaeli è la più piccola di sette fratelli e sorelle. All’età di 13 anni lascia l’Afghanistan alla volta della Germania per sfuggire al regime talebano. Orfana di madre, parte con il padre, la sua seconda moglie e tre dei suoi fratelli per raggiungere i tre fratelli che già vivono in Germania. Il pericoloso viaggio è durato in totale 6 mesi, durante i quali la famiglia si è trovata più volte davanti situazioni di pericolo, soprattutto durante il periodo di detenzione in una prigione ucraina dove Zohre Esmaeli si ammala gravemente a causa della malnutrizione e delle scarse condizioni igieniche. Dopo 10000 km di viaggio attraverso Iran, Kazakistan, Russia e Repubblica Ceca, nel 1999 varcano finalmente il confine tedesco.
La vita in Germania
In Germania frequenta dapprima la scuola di Kassel e svolge successivamente un tirocinio. Il suo sogno è quello di diventare un ingegnere elettronico aeronautico. Gli anni scolastici sono piuttosto difficili per Zohre Esmaeli: insieme al fratello è l’unica straniera in classe e deve subire diversi esisodi di discriminazione. Nonostante il trasferimento in Germania, il padre e i fratelli più grandi insistono per farle condurre una vita secondo la tradizione afghana, scegliendo per lei anche un marito. A 17 anni decide così di sfuggire alle pressioni famigliari e realizzare i propri desideri, spostandosi in una casa famiglia, da cui però scapperà di nascosto per andare a vivere vicino a Stoccarda insieme alla famiglia del suo ragazzo di allora. Per un anno non ha contatti con la propria famiglia. Successivamente riesce a riallacciare una relazione con il padre.
Carriera da modella e scrittrice
A 16 anni le viene chiesto per la prima volta di posare per alcuni scatti fotografici. Accetta ed ad insaputa della sua famiglia partecipa al primo shooting fotografico. La famiglia presto la scopre e le vieta di continuare a svolgere questo lavoro. Zohre Esmaeli riprende la carriera da modella una volta trasferitasi a Stoccarda. A seguito del suo primo grande ingaggio per una campagna pubblicitaria di una grande azienda di mobili, posa per giornali quali Vogue, Cosmopolitan e Marie Claire. Oggi la vediamo calcare le passerelle di New York, Parigi, Milano e Berlino. A febbraio 2014 pubblica il libro Meine neue Freiheit. Von Kabul über den Laufsteg zu mir selbst (La mia nuova libertà. Da Kabul a me stessa, attraverso la passerella) in cui racconta la sua storia, il passato a Kabul, la fuga dall’Afghanistan e la vita da rifugiata in Germania. Attualmente vive a Berlino, da lei definita come «la città delle possibilità nella terra delle possibilità».
Impegno sociale
Zohre Esmaeli è molto impegnata nel sociale: supporta l’associazione Afghanistan – Hilfe die ankommt e.V., è ambasciatrice e co-fondatrice dell’associazione Save Society, è fondatrice del progetto Culture Coaches, volto all’integrazione dei rifugiati nella cultura e nella società tedesca e supportato dalla fondazione Bürgerstiftung Berlin, fondazione che le ha consentito di fondare anche la Zohre Esmaeli Stiftung al fine di aiutare bambini bisognosi. Nel 2014 è stata nominata ambasciatrice dell’ufficio federale anti-discriminazione.
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Foto di copertina: Screenshot © Deutschland – Land der Ideen/Hans Starck