Il Club Italia di Berlino rischia di sparire: sfrattato dai campi con motivazioni non chiare. La petizione
Il Bezirksamt Spandau ha allontanato dallo stadio Haselhorst il celebre Club Italia di Berlino
Un fulmine a ciel sereno per uno dei club sportivi più simbolici della comunità italo-berlinese: il Club Italia, attivo dal 1980 (ma con radici che risalgono al 1963), sta per essere costretto ad abbandonare la sua sede storica allo Stadion Haselhorst. A comunicarlo è lo stesso Club, che denuncia la decisione del Bezirksamt di Spandau di revocare l’accesso alla struttura, senza fornire motivazioni chiare e lasciando centinaia di tesserati – tra cui molti bambini e giovani – senza un punto di riferimento sportivo e sociale. La prima squadra al momento milita in Kreisliga A.
Dal 1° aprile 2025, tutte le squadre a 11 dovranno trasferirsi nel Fredy-Stach-Sportpark, distante circa cinque chilometri e già occupato da un altro club. Nel giro di uno o due anni, anche le altre squadre dovranno traslocare. Il rischio, secondo i responsabili, è di perdere buona parte dei membri: il Club Italia è radicato nel quartiere Haselhorst e un cambio di sede significherebbe uno stravolgimento per le famiglie coinvolte.
Un club simbolo di integrazione e comunità
Il Club Italia è molto più di una squadra di calcio. È una realtà che ha saputo rappresentare, nel corso degli anni, il legame tra la comunità italiana e quella tedesca a Berlino. Come scrivevamo nel 2019: «Ora più che mai, il Club Italia vuole aprirsi alla comunità italiana di Berlino e all’amicizia italo-tedesca». E così è stato: grazie all’impegno di allenatori, dirigenti e volontari, il club è cresciuto fino a contare oltre 350 membri e 16 squadre iscritte ai campionati locali.
Nel 2020, celebravamo la loro promozione nella Kreisliga B (ora però come detto sono addirittura in A) e l’arrivo del nuovo allenatore Martino Gatti: «La squadra composta soprattutto da italiani o discendenti di nostri connazionali […] ha vinto anche il premio ‘fairness’ per il comportamento sportivo».
Una lunga storia fatta di passione
Le origini del Club Italia risalgono agli anni Sessanta. Andrea Fusaro fu uno dei fondatori di questa realtà, divenuta negli anni un vero e proprio punto di riferimento per gli italiani a Berlino. Dopo una fase di difficoltà e scissioni interne, nel 2018 la squadra si è rilanciata sotto la guida di Mario Livolsi, storico direttore sportivo e allenatore. Negli anni però le cose sono cambiate, andando più nella direzione del business calcistico piuttosto che in quella dell’unione tra comunità italiana e tedesca.
Una petizione per salvare il Club Italia
Il Club ha lanciato una petizione online per chiedere il diritto di restare allo Stadion Haselhorst. Le firme sono già oltre 730, ma serve il sostegno di tutta la comunità italo-berlinese e non solo. Il comunicato del Club si chiude con un appello alla stampa: «Speriamo che con l’aiuto dei media si possa ottenere l’attenzione necessaria per fermare questa ingiustizia».
Il Club Italia rappresenta sport, inclusione, passione e memoria. Lasciarlo morire in silenzio sarebbe una ferita per tutta Berlino.
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