Berlino taglia, Amburgo aumenta dell’11% i fondi per la cultura
Il Senato di Amburgo ha deciso di investire più soldi nella cultura: la nuova legge di bilancio prevede un aumento di 460 milioni di euro
Il senatore alla Cultura di Amburgo, Carsten Brosda, si è dichiarato sorpreso dall’aumento dei fondi. Infatti, solo sei mesi fa si temeva una riduzione delle risorse destinate ai progetti culturali. Anche altri settori della città beneficeranno di maggiori investimenti, con un aumento medio del 9,8% dei fondi.
La situazione a Berlino, invece, si presenta decisamente più difficile. Sono state adottate misure di austerità, con un taglio al bilancio di circa 3 miliardi di euro. Il sindaco di Berlino, Kai Wegner, ha difeso questa scelta, sostenendo che la città, con un bilancio fermo a 40 miliardi di euro, ha bisogno di ridurre la spesa dopo anni di investimenti eccessivi.
Amburgo investe nella cultura
L’aumento dei fondi destinati alla cultura deciso dal Senato di Amburgo, pari a circa l’11%, non sarà destinato solo alle iniziative locali e cittadine. Parte dei fondi sarà infatti dedicata al miglioramento delle condizioni salariali dei lavoratori del settore, una delle categorie storicamente più vulnerabili.
Inoltre, l’amministrazione sta valutando l’istituzione di un fondo di cofinanziamento per sostenere i progetti indipendenti che necessitano di risorse aggiuntive da parte del governo federale.
“L’obiettivo,” ha dichiarato il senatore Brosda, “è supportare e sviluppare ulteriormente la ricchezza culturale di Amburgo.” In un momento di crescente tensione politica, il senatore ha anche lanciato una frecciatina verso Berlino, suggerendo che “altri, che altrove stanno creando un bilancio con molto clamore pubblico, potrebbero imparare da noi a chiudere le porte e riflettere seriamente sulle questioni. A Berlino possiamo dare qualche lezione, se vogliono.”
Berlino punta sull’austerità e taglia i fondi alla cultura
La capitale tedesca, invece, si orienta verso una politica di austerità e prevede un taglio al bilancio di 3 miliardi di euro. I settori più colpiti saranno i trasporti, con una riduzione di 660 milioni di euro, e la cultura, che subirà un taglio di 130 milioni di euro.
Due terzi dei 3 miliardi di euro che la città intende recuperare saranno ottenuti attraverso tagli diretti, mentre il restante terzo dovrà essere reperito tramite forme di “finanziamento alternative”, come i prestiti da parte di imprese statali.
Teatri, musei e attività culturali della capitale vedranno ridotti i loro finanziamenti e alcune iniziative, come la ristrutturazione della Komische Oper o la “Domenica al museo”, sono state cancellate.
L’incerto contesto federale
A livello federale, la legge di bilancio non è ancora stata approvata a causa della crisi politica che ha portato alle elezioni anticipate, previste per il 23 febbraio. Il Bundestag non potrà approvare nuove leggi fino alla formazione di un nuovo governo. Fino ad allora, vigerà la “gestione provvisoria del bilancio” prevista dalla Costituzione tedesca.
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