La Germania allunga la possibilità della cassa integrazione (Kurzarbeit) da pandemia fino a fine settembre

Altri tre mesi di cassa integrazione per i lavoratori in orario ridotto. Così viene approvata la proposta del Ministro del Lavoro

Il modello della cassa integrazione (Kurzarbeit) con possibilità di lavoro a orario ridotto è stato vincente in Germania. Preoccupava perciò il suo termine a fine mese. Ma martedì 8 giugno il Governo federale tedesco ha approvato una proroga del piano fino a fine settembre. La proposta, presentata dal Ministro del Lavoro Hubertus Heil, ha riscosso successo perché il modello tedesco si è dimostrato efficace misura contro la crisi del mercato. Il lavoro a orario ridotto, infatti, ha salvato molti contratti. Imitato da numerosi Stati europei ha scongiurato il rischio di una disoccupazione di massa.

Cassa integrazione per salvare molti settori ancora in crisi

Nonostante la campagna vaccinale in atto e la diminuzione dei casi di Covid-19 molte aziende sono ancora con i conti in rosso e a rischio fallimento. La proroga della cassa integrazione è quindi necessaria per la stabilità dei rapporti di lavoro e la sicurezza d’azione aziendale. In crisi soprattutto le società di commercio a dettaglio e il turismo. Da questi settori proviene la maggior parte dei 2,2 milioni posti di lavoro salvaguardati dalla Kurzarbeit negli scorsi mesi, come afferma uno studio dell’IMK, istituto tedesco di Politica macroeconomica.

Una manovra da 2,6 miliardi di euro

Heil aveva parlato della manovra già a maggio. Ora commenta così la vittoria in una dichiarazione al Rheinische Post: «Con il lavoro a orario ridotto ci assicuriamo milioni di posti di lavoro durante la crisi e diamo all’economia tedesca importanti lavoratori qualificati per un rapido avvio ora in estate». Per una spesa prevista di 2,6 miliardi di euro, la Germania allunga di tre mesi i contributi previdenziali per la cassa integrazione. Lo stato tedesco, che ha già provveduto al 100% dei pagamenti dei casi registrati finora, permette di avanzare richieste alle aziende che hanno almeno il 10% dei dipendenti in orario ridotto.

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Immagine di copertina: Lavoro, da Pixabay, CC0