Berlino-Copenhagen in bicicletta è eccezionale (con la guida di Federico Meda ancora di più)
Per la prima volta in edizione italiana una guida racconta la ciclabile europea – tra le più famose e amate – che unisce Berlino a Copenhagen. 630 km circa, tutti pressoché pianeggianti che l’autore, Federico Meda, ha percorso in 13 tappe e che racconta nel nuovo titolo di Ediciclo Editore, realtà veneta con sede a Portogruaro specializzata in guide e fiction a due ruote.
“Berlino-Copenhagen in bicicletta – Dal cuore verde dell’Europa al blu del mar Baltico” è una guida con descrizioni accurate dell’itinerario e delle mete turistiche, con molte curiose digressioni, cartine dettagliate del percorso e delle principali località attraversate in scala 1:75.000. Ricca di oltre 100 fotografie a colori. Abbiamo incontrato Federico, da un paio d’anni pendolare tra Milano e Berlino, che ha già curato reportage sul mondo delle due ruote in città ed è alla prima esperienza con una guida turistica.
Come si affronta un progetto del genere?
«Con grande entusiasmo e curiosità. Se non ci si pone delle domande al momento opportuno è difficile poi risolvere enigmi squisitamente narrativi durante la stesura, il rischio è che si perda il fil rouge dell’opera, e forse anche la sua spontaneità. È importante chiedere, rifornirsi di materiale turistico, chiacchierare con la gente del luogo, frequentare i mercati. Non basta pedalare e prendere appunti».
Su cosa ti sei concentrato, raccontando questo viaggio?
«Mi sono da subito appassionato ai profumi. Le foreste tedesche sono magnifiche per l’olfatto ma anche le isole danesi, tra salsedine e campi di grano, non sono da meno. Mi sono anche detto che raccontare di musei o preparazioni culinarie poteva essere ripetitivo e poco curioso e mi sono focalizzato sulla ciclabile tout court».
Qualche trucco per scrivere una guida?
«Ho la fortuna di avere una grande memoria fotografica. Ancora adesso ricordo l’itinerario di ogni tappa, km per km. Incrociare i pochi appunti presi nelle rare pause e i ricordi è stato perfetto per trasporre le emozioni in sella su carta. Sono piuttosto soddisfatto del risultato, rispecchia molto le passioni di una vita: la storia e il mio essere un po’ flaneur, ovvero uno che passeggia a caso, trasportato dall’istinto e dalle intuizioni. Speriamo che questo approccio poco classico piaccia anche al lettore».
È una ciclabile piuttosto facile, ci sembra di capire.
«Molto, infatti la consiglio a qualsiasi età e anche a chi ha bambini piuttosto piccoli. È molto pianeggiante, il fondo è ottimo, si trova facilmente da dormire per tutte le tasche. E i passaggi su strade aperte al traffico automobilistico sono davvero rari».
(credit: VisitDenmark)
La parte che ti è piaciuta di più?
«In Germania sicuramente il Meclemburgo-Pomerania Anteriore. Il parco del Müritz è fantastico e in generale la regione è sorprendente. Si mangia bene, le birre non sono male, costa pochissimo. E la gente è piuttosto amichevole. In Danimarca mi sono innamorato dell’isola di Møn e delle sue case in legno lungo le spiagge bianche di sabbia finissima. Ho in mente di passarci una vacanza prima o poi».
Nella guida ci sono anche itinerari cittadini, di cui due su Berlino.
«Abbiamo voluto proporre qualcosa anche per chi vuole scoprire Berlino – in bicicletta è magnifica – e Copenhagen, entrambe città molto bike friendly. Per la capitale tedesca l’ente del turismo locale mi ha consigliato un itinerario seguendo lo Sprea e i suoi canali. Io ho poi aggiunto un percorso dedicato ai quartieri dell’est. Scoprire l’est ora è doveroso, tra un po’ sarà un agglomerato di quartieri modello senza alcun legame con il passato. Intendo sia quello della DDR sia quello in cui ha proliferato la controcultura di stampo anarchico e squatter successiva alla caduta del muro».
“Berlino-Copenaghen in bicicletta – Dal cuore verde dell’Europa al blu del mar Baltico”
isbn 978-88-6549-185-0
Lungo i circa 630 km della nuova ciclabile internazionale che collega Berlino a Copenhagen si va alla scoperta di due regioni tedesche affascinanti per la loro storia e per la qualità dei loro ambienti naturali, il Brandeburgo e il Meclemburgo-Pomerania Anteriore. Traghettando in Danimarca si lascia il continente per pedalare su quattro isole: la piccola Falster, le minuscole Bogø e Møn e la grande Selandia. Costeggiando scogliere calcaree e piccoli villaggi, si arriva a Copenhagen, dove i ciclisti si sono da tempo impadroniti delle strade e della città. Tredici brevi tappe, dai 30 ai 60 km – con possibilità di accorpare frazioni di itinerario e compiere spostamenti in treno –, pochi dislivelli e un fondo in ottime condizioni, fanno di questo viaggio un’esperienza che può essere vissuta con qualsiasi preparazione alla bicicletta e con famiglia e figli al seguito.
L’autore. Federico Meda, milanese, classe 1981, giornalista, racconta la storia del ciclismo sul bimestrale “Biciclette d’Epoca” e dal 2004 collabora con Rcs Sport-La Gazzetta dello Sport come ufficio stampa, curatore di progetti speciali (“Giro for Ghisallo”) e libri celebrativi. Scrive anche di rugby, altra sua grande passione, sul mensile “All Rugby”: il suo documentario Prima il cuore poi il resto è stato premiato nell’edizione 2012 del Festival del cinema sportivo. Vive tra Milano e Berlino.