Berlino, caos appuntamenti con il Bürgeramt

Caos al Bürgeramt di Berlino: le lunghe attese telefoniche e l’impossibilità di prenotare un appuntamento scatenano le proteste dei cittadini

Caos nella programmazione degli appuntamenti al Bürgeramt di Berlino, l’ufficio dei servizi cittadini. Chi vuole richiedere un semplice appuntamento è costretto a lunghe attese telefoniche o non è in grado di prenotare per mancanza di posti. Tutti gli spazi disponibili risultano occupati fino al 30 luglio, oltre non è possibile prenotare. Chi tenta di chiamare il numero 115 dell’ente pubblico viene invitato a riprovare più tardi. Registrare la residenza o chiedere un passaporto sono diventate imprese impossibili. A provocare tali disagi sembra essere il recupero degli appuntamenti (si parla di centinaia di migliaia) che erano stati cancellati tra i mesi di marzo e maggio 2020.  Una disorganizzazione che continua  a protrarsi rendendo la situazione ormai insostenibile.

Le autorità competenti non sono in grado di fornire spiegazioni

Nessuna spiegazione è giunta finora dai consiglieri comunali dei distretti. Sabine Smentek, segretario di Stato per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione, nonché responsabile degli uffici cittadini, non ha saputo fornire alcuna spiegazione. In un primo momento il segretario ha giustificato la carenza di appuntamenti con il poco spazio disponibile all’interno degli uffici dovuto alle misure per il distanziamento. Successivamente, ha garantito che le 40 nuove assunzioni dei prossimi mesi offriranno maggiori disponibilità di prenotazioni. Tuttavia, se gli spazi rimangono inadeguati, difficilmente i nuovi dipendenti miglioreranno la situazione. Gli stessi orari di apertura al pubblico dovrebbero essere estesi dalle 7 ore al giorno ad almeno 10/12, distribuiti in due turni e garantiti anche il sabato. In un articolo pubblicato sul tabloid tedesco B.Z. Berlin, il giornalista Gunnar Schupelius ha dichiarato che la gestione degli uffici cittadini non è mai stata così catastrofica quanto sotto la direzione del partito Rosso-Rosso-Verde.

La mancata promessa della coalizione

L’accordo di coalizione stipulato nel 2016 tra il Partito Socialdemocratico Tedesco (a cui appartiene Sabine Smentek), i Verdi e la Sinistra avrebbe dovuto garantire il funzionamento di Berlino. Tale allenza aveva promesso un miglioramento dei servizi della capitale, tra cui la possibilità, per i cittadini, di risolvere le proprie questioni e urgenze presso gli uffici deputati entro 14 giorni.  Si tratta di un obiettivo chiaramente non raggiunto.

 

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Immagine di copertina: Bundestag © Pixabay CC0 https://berlinomagazine.com/wp-content/uploads/2021/03/Bundestag-©-Pixabay.jpg