Australia: niente assegni familiari a chi non vaccina i propri figli
Il governo australiano si schiera in prima linea contro i genitori che decidono di non vaccinare i propri figli, a coloro i quali non dimostreranno un motivo valido per la mancata vaccinazione saranno infatti negati gli aiuti economici statali.
Ma facciamo un passo indietro, non serve andare dall’altro capo del pianeta per incontrare gente, spesso genitori o aspiranti tali che negli ultimi anni hanno additato le vaccinazioni obbligatorie come la causa dei problemi di salute di alcuni bambini, invece che esserne la soluzione. Una teoria che si basa su presunti complotti delle grandi case farmaceutiche e su perizie mediche di dubbia affidabilità, il tutto amplificato da quell’enorme cassa di risonanza che risponde al nome di internet. Grazie ai social network teorie di questo tipo diffuse da pagine ad hoc hanno scardinato la fiducia riposta negli enti medici tradizionali, portando moltissime persone a porsi delle domande, il che è più che lecito, il problema risiede lì dove a rispondere a tali domande siano persone senza alcuna conoscenza medico scientifica.
L’Australia è corsa ai ripari e con una delibera di questi giorni ha emanato una legge che entrerà in vigore dal 1 Gennaio 2016 (qui le informazioni di base fornite dal ministero della salute) e negherà gli aiuti economici e gli sgravi fiscali normalmente previsti per le famiglie con bambini a coloro i quali non procederanno con le vaccinazioni obbligatorie. Con lo slogan “No jab no pay” letteralmente “niente puntura niente soldi” l’intero senato ha approvato la legge, proposta dai Verdi e dai Laburisti.
La scelta di non vaccinare il proprio bambino non solo mette a rischio il bambino stesso ma anche tutti coloro che gli sono attorno. Ci sono malattie ormai quasi completamente debellate proprio grazie a decenni di vaccinazioni e che rischiano di tornare alla ribalta proprio a causa di scelte come questa. È pertanto giusto che le istituzioni si facciano carico di informare ed educare il più possibile le famiglie in modo da permettergli di compiere una scelta corretta, dettata dalla consapevolezza e non solo dal timore di perdere gli aiuti economici.
Sicuramente una decisione forte quella del governo Australiano e che farà discutere ma che dovrebbe essere presa da esempio o quantomeno considerata da tutti quei paesi con una forte vocazione al welfare, ed un altrettanta forte vocazione a seguire i media senza porsi troppe domande, Germania e Italia su tutti.