80 Anni dalla Liberazione di Berlino: La Fine del Terzo Reich
Il 16 aprile 1945, l’Armata Rossa lanciava l’offensiva finale contro Berlino: era l’inizio della fine per la Germania nazista
Oggi, a ottant’anni di distanza, la Battaglia di Berlino rimane uno degli eventi più significativi della Seconda Guerra Mondiale, simbolo della caduta del regime hitleriano e della liberazione dell’Europa dal nazifascismo.
L’Offensiva Sovietica
Dopo aver liberato la Polonia, le forze sovietiche si concentrarono lungo i fiumi Oder e Neisse, preparando l’attacco finale alla capitale tedesca. Il comando supremo sovietico schierò tre fronti principali: il 1° Fronte Bielorusso sotto il maresciallo Georgy Zhukov, il 2° Fronte Bielorusso guidato dal maresciallo Konstantin Rokossovsky e il 1° Fronte Ucraino comandato dal maresciallo Ivan Konev. L’offensiva iniziò alle 5:00 del mattino con un massiccio bombardamento di artiglieria, seguito dall’illuminazione del campo di battaglia con 143 potenti riflettori per disorientare le truppe tedesche. Le forze sovietiche affrontarono una feroce resistenza ma riuscirono a sfondare le difese e a circondare Berlino entro il 25 aprile.
All’interno della città, la difesa era affidata a soldati regolari, membri della Hitlerjugend e del Volkssturm, spesso armati solo di fucili e granate. Nonostante la disperata resistenza, le truppe sovietiche avanzarono rapidamente. Il 2 maggio, il generale Helmuth Weidling, comandante delle forze di difesa di Berlino, si arrese. La battaglia costò la vita a circa 125.000 civili e causò la distruzione di vaste aree della città.
I luoghi della battaglia
Fra i luoghi emblematici della Battaglia di Berlino, vanno menzionati il Führerbunker, luogo della morte di Adolf Hitler, e la Cancelleria del Reich distrutta durante i combattimenti; ancora il Tiergarten che fu teatro di diversi scontri e, infine, il Museo di Karlshorst, dove fu firmata la resa tedesca. Ma il vero e proprio simbolo della vittoria sul nazismo fu innalzato sul tetto del Reichstag il 2 maggio 1945: la bandiera sovietica. Circa 1,1 milioni di soldati sovietici avevano infatti partecipato alla conquista di Berlino, con oltre 400 di loro insigniti del titolo di Eroe dell’Unione Sovietica per il loro coraggio. Quella stessa bandiera, segno della fine di una guerra, ne avrebbe presto annunciata un’altra. Berlino, epicentro della resa, divenne presto la frontiera della Guerra Fredda, che avrebbe diviso l’Europa per quasi mezzo secolo.