Werkstatt Berlin, a Berlino gli italiani si raccontano (per fiction) in un film
Berlino è una città cinematografica. Le sue luci, i suoi cieli e i suoi abitanti, sono cornici e protagonisti di storie da grande schermo anche quando nessuno si preoccupa di filmarle o di ispirarvisi. A volte però capita. È il caso di Werkstatt Berlin, il film diretto da Marco Zaccaria supportato da un collettivo di ex alunni del corso di regia di Berlino Magazine e che verrà presentato in anteprima domenica 13 novembre alle 16.00 al cinema Babylon all’interno della terza edizione dell’Italian Film Festival 2016.
La trama. 2016. Berlino è un officina dove si immaginano e si riparano pezzi di vita. É un laboratorio di costruzione e messa a punto, di sostituzioni e recupero, dove ci si sporca le mani per rimettersi in movimento. É uno spazio dove alla perenne trasformazione del paesaggio urbano corrisponde quella del paesaggio interiore che ogni persona attraversa, quando si trasferisce altrove. É il luogo dove nel mettersi alla ricerca si confondono le piazze con le domande, le strade con le certezze, gli angoli con i dubbi e i cantieri con le aspirazioni. Werkstatt Berlin è la storia di una ricerca negli spazi di questa metropoli, di tante ricerche che si incrociano, convergono e divergono, racconta di quella ricerca che non si esaurisce una volta giunti alla meta ma che si frantuma per entrare in ogni crepa, insenatura e spiraglio dove con altre ricerche collide e si amalgama. In questi interstizi si incontrano persone di ogni paese, genere ed età. Ognuna con la sua storia da recuperare, un passato da ricordare ed un futuro con cui fare i conti, ognuna con un suo ritmo di vivere la transizione dall’uno all’altro. Ognuna ha una prospettiva sulle cose, un modo unico di stare al mondo ed un punto debole da proteggere e coltivare. Si godono alti e bassi, fortune e sfortune, perché ciò che alla fine conta di più è non smettere di cercare, e vivere.
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I realizzatori. Si definiscono «una ciurma di videomaker, registi, fotografi, organizzatori, autori, montatori, grafici e fonici che ha deciso di imbarcarsi sulla stessa nave». Il cast di Werkstatt è composto da un gruppo estremamente eterogeneo. Quasi tutti sono legati all’Italia, tutti abitano nella vibrante Berlino. «Ognuno con il suo bagaglio, abbiamo cominciato ad andargli dietro insieme per le vie della capitale tedesca; lo abbiamo preso come pretesto per raccontarvi le storie di alcuni dei suoi abitanti, venuti da altri luoghi a cercare fortuna». Werkstatt Berlin è il loro primo lavoro insieme.
Backstage of the movie Werkstatt Berlin
I personaggi. Vlado (Carlo Loiudice) viene dall’Est Europa. Vive ai margini. Ruba, ricicla e spaccia. E’ un buon diavolo ma i posti, la gente e le situazioni che frequenta lo costringono a essere duro. Ha degli interessi sorprendenti per uno come lui, ed è per questo che non li sbandiera in giro: gli piace leggere i blog, gli piacciono i mercatini e le porcellane. Gli piacciono gli uomini. Varano è l’attendente di Vlado, a Berlino da poco. Svogliato e un po’ perso si è butatto in una vita che non sempre gli corrisponde con l’illusione di aver trovato una scorciatoia. Livia è una ventisettenne italiana. Frequenta un corso post laurea. Prende le cose seriamente e le porta a termine con impegno. Si sente un po’ frenata e quando riesce a lanciarsi nelle cose lo fa in modo un po’ crucciato. E’ come se dovesse sempre chiedere il permesso a qualcuno per essere se stessa. Inconsciamente vuole sempre delle conferme per scrollarsi di dosso una certa paura, una certa moderazione e deferenza di fronte alle cose. E’ amica di Gianni, ne ammira la libertà, il pensiero, l’intelligenza. Anche lui è italiano, ha 35 anni. Ironico e sarcastico, vuole scrollarsi di dosso sicurezze e mentalità borghesi che non sopporta. Si impegna solo in ciò che ama e ritiene davvero importante. Per il resto è un edonista per quanto la sua economia glielo consenta. Michael è tedesco. E’ un quarantacinquenne coltissimo e raffinato. Ha fatto studi d’arte e classici. Conosce perfettamente quattro lingue per il semplice motivo che non concepisce di non poter esprimere precisamente i propri pensieri anche in un’altra lingua. Vive nella casa di famiglia. Questo gli è comodo, ma lo frustra molto e non gli fa vivere appieno la propria vita. Insegna tedesco agli stranieri. Non ha mai confessato a nessuno di essere gay. Teresa è una fotografa tedesca free-lance. Animo artistico, un po’ naïf, molto sensuale. Insegna fotografia a studenti italiani. E’ alla ricerca di qualcosa, perché a lei interessa cercare, non trovare.
Cosa è il CinemAperitivo. È una rassegna di film italiani che ogni domenica alle 16.00 occupa una delle sale del cinema Babylon. Ha vita da 12 anni. Dopo ogni proiezione (sempre con sottotitoli o tedeschi o inglesi) è offerto un aperitivo e una discussione con moderatore e, normalmente, un ospite. Curatori della rassegna sono Mara Martinoli e Andrea D’Addio, rispettivamente responsabile cinema e direttore di Berlino Magazine. Se volete rimanere aggiornati con tutti gli appuntamenti del CinemAperitivo cliccate qui
Werkstatt Berlin
di Marco Zaccaria. Cast: Lidia Cangiano, Giovanni Guccini, Federico Guzzardi, Carlo Loiudice, Michael Schwetasch, Anouk Tatum
proiezione del film e del backstage, aperitivo e incontro con il cast moderato dalla giornalista Gloria Reményi
domenica 13 novembre 2016 alle 16:00
presso il Cinema Babylon, Rosa-Luxemburg Strasse 30, 10178 Berlino.
Biglietti: 9 € disponibili sul sito del cinema Babylon o da acquistare alla cassa, salvo esaurimento