Noi siamo le parole che usiamo, a Lipsia un evento con Vera Gheno

A Lipsia, la sociolinguista Vera Gheno terrà una conferenza sul potere politico delle parole

Alle ore 18:00 di giorno 23 ottobre 2024, presso l’Università di Lipsia, avrà luogo Noi siamo le parole che usiamo: un evento imperdibile sul potere politico delle parole. Organizzato dall’architetta, attivista e curatrice Lilly Bozzo-Costa e dalle docenti di italiano presso l’Istituto di Romanistica Margherita Siegmund e Paola Mirenda,  l’incontro vedrà la partecipazione della rinomata sociolinguista Vera Gheno. L’evento, che sarà moderato dal Prof. Klaus Grübl e si svolgerà in italiano e in tedesco, si propone di esplorare il ruolo cruciale che la lingua gioca nelle dinamiche sociali e politiche contemporanee. Il sostegno finanziario al progetto è dato dal Centro Interdisciplinare per la Cultura Italiana (CiCi), dall’Associazione IAL_Italiani a Lipsia, dall’Associazione Rete Donne e dal Blog Le Donne Visibili.

Una rivoluzione fatta di parole

Vera Gheno è una figura di spicco nel panorama della linguistica italiana e internazionale. Nata a Gyöngyös, in Ungheria, e naturalizzata italiana, Gheno ha conseguito un dottorato in Linguistica presso l’Università di Firenze e ha collaborato per oltre vent’anni con l’Accademia della Crusca. Autrice di numerosi libri come Femminili singolari: il femminismo è nelle parole, Il potere delle parole e Le ragioni del dubbio. L’arte di usare le parole, Gheno è anche molto attiva nel campo della divulgazione attraverso il podcast Amare parole. La sua ricerca si concentra su come la lingua influenzi le dinamiche sociali e le identità individuali, con particolare attenzione alla questione di genere e all’inclusività.

L’uso delle parole: una questione di scelta e consapevolezza

Oggi, la lingua non è più solo un mezzo di espressione e comunicazione, ma un vero e proprio politikum. Le discussioni sull’uso del maschile e del femminile, sulle parole da utilizzare e su quelle da evitare, sono diventate centrali nei dibattiti politici, nei talk show e sui social media. Questo evento con Vera Gheno si propone di esplorare queste tematiche, partendo dall’affermazione “Noi siamo le parole che usiamo”. Capire come le parole possano essere usate per includere o escludere, per costruire o distruggere, è fondamentale in un’epoca in cui la comunicazione è sempre più al centro della vita pubblica.

L’educazione linguistica democratica

Le “Dieci tesi per l’educazione linguistica democratica“, redatte dal GISCEL nel 1975, rappresentano un documento cruciale per definire i principi e le linee guida di un’educazione linguistica orientata alla democrazia. Questo testo sottolinea l’importanza centrale del linguaggio verbale nella vita individuale e sociale, evidenziando come la padronanza della lingua permetta non solo la comunicazione, ma anche la comprensione e l’analisi dell’esperienza, oltre a favorire la partecipazione attiva nella società.

Le tesi pongono l’accento sul radicamento del linguaggio nella sfera biologica, emozionale, intellettuale e sociale, riconoscendo che lo sviluppo delle competenze linguistiche è strettamente legato alla crescita complessiva dell’individuo. Un aspetto fondamentale delle tesi è la pluralità e complessità delle capacità linguistiche, che vanno oltre la semplice produzione orale e scritta, comprendendo anche la capacità di comprendere e analizzare criticamente le parole e le frasi.

Inoltre, viene enfatizzato il riconoscimento dei diritti linguistici nella Costituzione italiana, promuovendo un’educazione che rispetti e tuteli tutte le varietà linguistiche. La critica alla pedagogia tradizionale, considerata inefficace e limitata, apre la strada a un’educazione linguistica democratica che integri tutti gli aspetti del linguaggio e che coinvolga l’intero processo educativo, dalla formazione degli insegnanti alla strutturazione dei curricula scolastici, con l’obiettivo di creare una scuola capace di contribuire attivamente al rinnovamento sociale e culturale.

Il Centro Interdisciplinare per la Cultura Italiana a Lipsia

Il Centro Interdisciplinare per la Cultura Italiana (CiCi) presso l’Università di Lipsia rappresenta un polo di eccellenza per la ricerca e la promozione della cultura italiana in un contesto interdisciplinare e transdisciplinare. Tra le varie attività, il CiCi si distingue per il suo impegno nello studio dell’arte filmica del XX e XXI secolo, dell’opera lirica e della librettistica dal Seicento ad oggi, nonché della loro ricezione nei media contemporanei. Il teatro, la danza, la performance, le arti figurative, la moda e l’architettura, insieme alle loro riscritture nei media moderni come cinema, televisione, video e internet, sono al centro dell’attenzione del centro. Inoltre, il CiCi esplora nuove teorie della storia e della cultura italiana, le posizioni interculturali dell’Italia nel contesto europeo, e le attuali teorie sulla medializzazione della politica e sull’Italofonia nel XX e XXI secolo.

Il CiCi ha sede presso l’Istituto di Romanistica, ente da cui ha preso avvio la presente iniziativa.

Un evento da non perdere

Il 23 ottobre 2024, non mancate all’appuntamento con Vera Gheno presso l’Università di Lipsia. Questo evento offre una straordinaria opportunità di approfondire la nostra comprensione della lingua e del suo impatto sulla società. Vi aspettiamo per una serata di riflessione, dialogo e scoperta.

Leggi anche: La Baviera fa ufficialmente un passo indietro sul linguaggio inclusivo

Studia tedesco a Berlino o via Zoom con lezioni di gruppo o collettive, corsi da 48 ore a 212 €. Scrivi a info@berlinoschule.com o clicca sul banner per maggior informazioni

Guarda foto e video e partecipa a concorsi per biglietti di concerti, mostre o party: segui Berlino Magazine anche su FacebookInstagram e Twitter