Wrapped Reichstag di Christo torna a Berlino per il trentennale
Berlino omaggia il “Wrapped Reichstag” di Christo e Jeanne-Claude a trent’anni dal progetto monumentale che ha impacchettato il Bundestag
Nel 1995, l’artista bulgaro Christo e la compagna Jeanne-Claude, artista francese, realizzarono l’opera monumentale “Wrapped Reichstag“, letteralmente traducibile come “Reichstag impacchettato”. Trent’anni dopo, l’opera prende nuovamente vita attraverso un’installazione luminosa sulla facciata ovest del Reichstag, sede del Parlamento tedesco, dal 9 al 20 giugno 2025.
La realizzazione dell’opera
Il 24 giugno 1995, dopo oltre vent’anni di ostacoli burocratici e progettuali, il Reichstag di Berlino fu completamente avvolto sotto un enorme telo firmato dagli artisti Christo e Jeanne-Claude. Il progetto occupava la mente dei due artisti dai primi anni ’70, ma solo ventiquattro anni dopo ha visto finalmente la luce.
Per due settimane, la sede del Parlamento tedesco fu ricoperta con 100.000 metri quadrati di tessuto in polipropilene argentato e 15,6 chilometri di corde blu, trasformandosi in una scultura effimera che ne esaltava forme e proporzioni. L’opera, realizzata grazie all’aiuto di 90 scalatori professionisti e 120 operai, fu interamente autofinanziata dai due artisti, senza alcun tipo di sponsorizzazione ma solo attraverso la vendita di bozzetti e opere preparatorie.
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L’omaggio agli artisti
Trent’anni dopo l’enorme impatto artistico e mediatico del “Wrapped Reichstag”, Berlino omaggia nuovamente Christo e Jeanne-Claude, scomparsi rispettivamente nel 2020 e nel 2009. L’installazione sarà visibile gratuitamente per tutte le sere del periodo, dal tramonto fino all’una del mattino, e consisterà in una proiezione luminosa creata da ventiquattro proiettori sincronizzati che ricostruiranno le linee dell’opera originale.
Il progetto è stato realizzato in collaborazione con Roland Specker e il professor Peter Schwenkow, mentre gli elementi visivi sono stati sviluppati dalla designer Anna Bacheva. Specker e Schwenkow hanno così descritto il loro omaggio,
Allestendo il Reichstag come un involucro illuminato, celebriamo Berlino, la riunificazione, la democrazia e l’arte. È un omaggio alla straordinaria eredità di Christo e Jeanne-Claude e allo stesso tempo un dono per Berlino e per tutti gli abitanti della capitale. Con questo grandioso spettacolo di luci, noi berlinesi vorremmo ringraziare per ciò che Berlino era ed è: un luogo di libertà, diversità, gioia e un luogo per persone con grandi visioni.
Contemporaneamente, anche la Neue Nationalgalerie dedicherà uno spazio ai due artisti, riproponendo la loro “Wrapped Volkswagen Beetle Saloon“, una Volkswagen Maggiolino ricoperta anch’essa da un telo, firma di Christo e Jeanne-Claude.
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La filosofia dietro l’opera
Ma perché Christo e Jeanne-Claude “impacchettavano” monumenti e oggetti di uso comune? Ispirandosi ad alcune opere di Man Ray e Joseph Beyus, il loro obiettivo era quello di privare gli oggetti della loro funzione iniziale, incoraggiando lo spettatore a mettere in discussione gli oggetti e lo spazio che lo circondano ogni giorno, guardandoli da una prospettiva nuova. Impacchettando oggetti e monumenti, Christo voleva allontanarli dal materialismo che la società consumista gli attribuisce.
Le opere di Christo e Jeanne-Claude possiedono anche la forza di una protesta. In un mondo in cui l’arte sembra fruibile solo pagando un biglietto e dove lo spazio pubblico appartiene sempre, in realtà, a qualcuno, la coppia di artisti ha creato opere che potessero essere ammirate da tutti in maniera libera e gratuita. Nessun’orario di chiusura da rispettare, nessun biglietto da pagare, solo l’opera e il proprio osservatore nella forma più democratica possibile.
Inoltre, la natura temporanea delle loro opere permette di riflettere e mettere in discussione il concetto di immortalità dell’opera artistica. Per Christo e Jeanne-Claude, un’opera d’arte può avere un enorme impatto anche ‒ e forse soprattutto ‒ se ha un ciclo di vita breve.
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