Pokémon Go, Germania indignata: mostri anche a Auschwitz e al Memoriale dell’Olocausto di Berlino

Da martedì a Berlino sono in tanti a camminare per le strade della città fissando gli smartphone e provando a catturare uno dei Pokémon che appaiono sullo schermo. Anche in Germania, infatti, è ora disponibile Pokémon Go, il nuovo videogioco per smartphone creato da Nintendo e Niantic e dedicato ai personaggi inventati nel 1996 da Satoshi Tajiri. Il videogame, che è già uscito in diversi Paesi (tra cui Giappone, Australia, Stati Uniti e Nuova Zelanda) e che dal 15 luglio sarà disponibile anche in Italia, ha scatenato una vera e propria febbre mondiale: la fascinazione per un’esperienza basata sulla geolocalizzazione e la realtà aumentata dovrebbe coinvolgere milioni di utenti e portare guadagni stratosferici nelle casse della Nintendo.

Pokemon

Photo © YouTube

Luoghi inadatti al gioco. Ma l’interazione dei giocatori con il mondo reale, punto di forza dell’esperienza, sta causando anche problemi e imbarazzanti inconvenienti: oltre al fatto che camminare mentre si è distratti dai Pokémon sullo schermo potrebbe essere pericoloso per gli utenti, la Nintendo non ha finora pensato a creare delle aree off-limits (ad esempio interrompendo la geolocalizzazione) in luoghi dove dare la caccia ai simpatici mostri potrebbe risultare sconveniente. Così ci sono state lamentele da parte dell’amministrazione del cimitero militare di Arlington, in Virginia, e del Museo dell’Olocausto di Washington. Ma, come riportato dalTagesspiegel, anche nel campo di concentramento di Auschwitz si è registrato un utente di Pokémon Go e attualmente non c’è niente che impedisca di inseguire Pokémon nel labirintico Memoriale dell’Olocausto di Berlino. Una prospettiva che ha fatto indignare molti e che spinge Sarah Friedrich, portavoce del Memoriale, a chiedere rispetto: «Esortiamo i nostri visitatori a tenere sempre un comportamento adeguato e dignitoso. Giocare qui a Pokémon Go è del tutto inopportuno». La Pokémon mania è appena cominciata: chissà se basterà il semplice buonsenso dei singoli utenti a scongiurare il proliferare di atteggiamenti irrispettosi (o addirittura pericolosi), o se Nintendo e Niantic dovranno correre ai ripari con i loro potenti mezzi.

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Foto di copertina © Flickr – Xavier E Traité