Top 100 club al mondo, Berlino fuori dai top 15. Non è neanche il primo tedesco

La classifica dei migliori club del pianeta segna una flessione per la Germania. Berghain al 16° posto, superato dal Bootshaus di Colonia

Se un tempo Berlino era la capitale mondiale della techno, la nuova classifica Top 100 Clubs pubblicata da DJ Mag per il 2024 sembra raccontare un’altra storia. Solo due club tedeschi sono riusciti a entrare nella lista – un minimo storico – e per la prima volta il mitico Berghain non è più nemmeno il primo in Germania, superato dal Bootshaus di Colonia. Una vera e propria rivoluzione che mette in discussione la centralità berlinese nella scena clubbing internazionale.

Il declino di Berlino nella classifica globale dei club

La notizia ha fatto rumore: Berghain, un tempo club simbolo indiscusso della cultura techno mondiale, è sceso dal 13° al 16° posto nella classifica 2024. Si tratta di un trend ormai consolidato negli ultimi anni. Se negli anni Dieci il locale berlinese rappresentava quasi un tempio sacro per gli amanti della musica elettronica, oggi sembra aver perso parte della sua aura internazionale.

Non è solo una questione di ranking. Berlino, un tempo presente con diversi club nella Top 100, oggi è rappresentata da un solo nome. Lo Watergate, altro storico club della capitale, è uscito dalla classifica dopo la sua chiusura nel 2024, mentre Tresor,  che lo scorso anno era al 77° posto, è stato escluso completamente dalla lista. DJ Mag ha citato una presunta chiusura imminente nel 2025 come causa, ma il club stesso ha smentito questa affermazione.

Bootshaus: la nuova capitale techno è a Colonia?

A prendersi la rivincita è Bootshaus, club collaudato di Colonia. Sale alla 7ª posizione (era 5º nel 2024), confermandosi come il miglior club tedesco del momento. È situato in una ex struttura industriale sotto un ponte sul Reno. Bootshaus ha saputo costruire un’identità forte, unendo grandi nomi internazionali a una scena locale molto viva.

Il suo successo non è frutto del caso. Il club ha celebrato il suo 20º anniversario proprio quest’anno. Ha saputo cavalcare i trend contemporanei della musica elettronica, senza perdere la propria autenticità. Il direttore, Tom Thomas, ha dichiarato a Leadersnet che il merito va alla community. E a uno staff appassionato che lavora per rendere ogni evento un’esperienza unica.

La classifica: Ibiza in testa, l’Asia cresce

A livello globale, Hï Ibiza si conferma al primo posto per il quarto anno consecutivo, seguito da Green Valley(Brasile) e Ushuaïa Ibiza, che occupano rispettivamente il secondo e il terzo posto. La top five si chiude con l’Echostage di Washington e il già citato Bootshaus.

La vera sorpresa arriva però dal Sud-est asiatico: la Thailandia è entrata prepotentemente in classifica, con sei club presenti, tre dei quali per la prima volta. Tra questi spiccano Illuzion (Phuket) e Onyx (Bangkok), segno di una nuova geografia del clubbing che guarda sempre più a Est.

Anche il Medio Oriente si fa sentire, con White Dubai e Analog Room, mentre il Sudamerica continua a rappresentare un polo centrale per la scena elettronica, grazie a club come il già citato Green Valley e Warung Beach Club.

La classifica 2024 di DJ Mag non rappresenta solo una lista di preferenze: è lo specchio di un mondo in rapida evoluzione. La nightlife internazionale è sempre più fluida, mobile e frammentata, con nuovi poli emergenti in Asia, Medio Oriente e Sudamerica. Se Berlino e la Germania vogliono tornare protagoniste, dovranno forse uscire dai propri confini stilistici e culturali, e tornare a parlare a una comunità globale.

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