Berlino avrà bus senza conducente anche nel centro delle città

Il senato di Berlino intende introdurre bus senza conducente nel centro della città a partire dal 2027

Il senato e BVG, azienda che si occupa del trasporto pubblico nella capitale tedesca, hanno annunciato di voler introdurre bus senza conducente a partire dal 2027. L’ambizioso piano punta a rendere non solo efficiente, ma anche sicura la guida autonoma.

L’uso di veicoli senza conducente non è una novità a Berlino. Già nel 2018, autobus autonomi sono stati utilizzati nel campus dell’ospedale Charité, uno dei principali centri medici della città. Tra il 2019 e il 2022, minibus autonomi sono stati impiegati nell’ormai ex aeroporto di Tegel, per testare la tecnologia in un’area con meno traffico rispetto alle strade urbane.

L’ambizioso progetto di bus senza conducente, deve però fare anche i conti con il taglio di circa 3 miliardi di euro dal bilancio 2025. Questo prevede una riduzione del 18% nei finanziamenti per il trasporto pubblico.

I “Robo-bus” di Berlino

In collaborazione con l’Università Tecnica di Berlino e l’Istituto per al Protezione del Clima, l’Energia e la Mobilità (IKEM), la BVG sta lavorando a un progetto pilota che mira a costruire la prima flotta di grandi bus autonomi.

I bus sono dotati di una serie di sensori avanzati che percepiscono l’ambiente circostante, che permettono al computer di bordo di rilevare in tempo reale tutto ciò che accade sulla strada. Grazie a questo sistema, i bus autonomi saranno in grado di muoversi in sicurezza anche in aree urbane particolarmente trafficate.

BeIntelli, è il progetto di ricerca sui trasporti autonomi finanziato dal Ministero federale dei Trasporti e delle Infrastrutture. Negli ultimi anni ha già eseguito test su veicoli autonomi lungo una delle aree più trafficate di Berlino, la tratta che collega Adenauerplatz a Brandenburger Tor, percorsa ogni giorno da più di 60 mila veicoli.

È Amburgo la pioniera dei bus senza conducente

Tuttavia, Berlino non è la prima città tedesca a sperimentare i bus autonomi. Amburgo è stata una delle prime città in Europa a lanciare un progetto di trasporto pubblico automatizzato. Nel 2020 è stato infatti avviato il progetto HEAT (Hamburg Electric Autonomous Transportation), che ha introdotto un minibus senza conducente nella zona di HafenCity.

L’obiettivo era quello di migliorare la mobilità nelle zone dove i tradizionali mezzi di trasporto pubblico non sarebbero altrettanto efficienti. Il progetto, concluso nell’estate del 2021, ha fornito una base solida per gli sviluppi futuri dei trasporti automatizzati in Germania e nel resto del mondo.

I trasporti autonomi risolverebbero la carenza di autisti

La questione della carenza di lavoratori qualificati, soprattutto di autisti, affligge da tempo il settore del trasporto pubblico. La BVG, infatti, è alla ricerca di autisti per le sue flotte di autobus e treni e l’introduzione di bus senza conducente potrebbe essere la soluzione adatta, consentendo all’azienda di continuare a garantire un servizio pubblico efficiente senza dover dipendere da un numero sempre minore di autisti.

Infatti, il presidente della BVG, Henrik Falk, ha dichiarato che l’automazione dei trasporti non solo contribuirà a una mobilità urbana più sostenibile, ma offrirà anche una soluzione a lungo termine per la carenza dei lavoratori, riducendo anche i costi operativi e migliorando la gestione dei flussi di traffico.

I trasporti pubblici ricevono sempre meno fondi

Oltre alla mancanza di lavoratori qualificati, negli ultimi anni Berlino ha affrontato sfide legate al finanziamento e alla gestione del trasporto pubblico. La pandemia e la crisi energetica hanno colpito duramente le casse comunali e nel 2025 è previsto un taglio di circa 3 miliardi di euro dal bilancio, con una riduzione del 18% nei finanziamenti per il trasporto pubblico, pari a circa 660 milioni di euro.

Per far fronte a questa situazione, BVG ha annunciato l’aumento delle tariffe e degli abbonamenti. Ad esempio l’abbonamento sociale, introdotto solo lo scorso luglio, passerà da 9 euro a 19 euro al mese.

In questo scenario, l’introduzione dei bus autonomi potrebbe rappresentare una soluzione per ridurre i costi e migliorare l’efficienza dei trasporti pubblici.

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