Berlino, affitti +12% in alcune zone nell’ultimo anno: è allarme casa
A Berlino l’allarme casa cresce: aumentano gli affitti anche nel settore pubblico, mentre la politica resta in stallo
A Berlino, l’emergenza abitativa è ormai una realtà quotidiana: gli affitti continuano a salire, coinvolgendo anche quartieri periferici un tempo più accessibili. Le società immobiliari pubbliche, che dovrebbero garantire alloggi a prezzi sostenibili, annunciano nuovi rincari. Il referendum del 2021, con cui la maggioranza dei cittadini chiedeva l’esproprio dei grandi gruppi immobiliari, non ha ancora prodotto effetti concreti. Intanto si diffondono contratti brevi, spesso utilizzati per aggirare i limiti imposti dalla legge.
Affitti in aumento, anche nel settore pubblico
A partire da ottobre 2025, le sei società immobiliari pubbliche di Berlino aumenteranno gli affitti di circa 120.000 appartamenti. Il rincaro medio sarà del 5,4%, giustificato dall’aumento dei costi di gestione e dall’inflazione. Una decisione che colpisce direttamente anche le fasce di popolazione a basso reddito, molte delle quali vivono proprio in queste case popolari. Le associazioni degli inquilini hanno reagito duramente, accusando il settore pubblico di contribuire all’emergenza abitativa invece di contrastarla. Secondo molti, anche gli enti pubblici si stanno adeguando agli aumenti, perdendo così il loro ruolo sociale in una città dove gli affitti sono sempre più elevati. Intanto cresce la preoccupazione che questa scelta possa spingere anche i privati ad alzare ulteriormente i prezzi.
Il referendum ignorato
Nel 2021, oltre il 56% dei berlinesi si è espresso a favore di un referendum che proponeva l’esproprio dei grandi gruppi immobiliari con più di 3.000 appartamenti, con l’obiettivo di riportare una parte significativa del mercato sotto controllo pubblico. L’intento era quello di frenare la speculazione e garantire affitti più accessibili. A quattro anni di distanza, però, la proposta non è ancora stata trasformata in legge. Le istituzioni cittadine hanno avviato commissioni di studio e dibattiti, ma non è stata presa alcuna decisione concreta. Questa situazione ha rafforzato il senso di frustrazione tra i cittadini, che vedono nella politica locale un’istituzione sempre più lontana dalle reali esigenze della popolazione.
Il futuro dell’abitare a Berlino
La questione abitativa a Berlino resta complessa e irrisolta. Le iniziative popolari, come il referendum del 2021, mostrano chiaramente la volontà dei cittadini. Ma senza un cambiamento concreto nelle politiche abitative, il rischio è che Berlino diventi sempre più una città insostenibile per chi non dispone di risorse adeguate. L’obiettivo ora è trovare un equilibrio tra sostenibilità economica e giustizia sociale.
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