Come l’Ambasciata d’Italia a Berlino ha celebrato la giornata Internazionale della Donna

La salute al femminile al centro della IV edizione di Italiane in Germania: un confronto su medicina, prevenzione e diritti della donna

Cosa significa essere una donna e prendersi cura della propria salute in un paese straniero? La IV edizione di Italiane in Germania, ospitata dall’Ambasciata d’Italia a Berlino in occasione della Giornata Internazionale della Donna, ha acceso i riflettori su una questione fondamentale, ovvero quella della salute tutta al femminile.

La partecipazione di esperte italiane del settore medico e scientifico, che hanno discusso temi cruciali come l’invecchiamento, la medicina di genere, le malattie oncologiche e la violenza ostetrica, ha dato modo non solo a riflettere dal punto di vista medico, ma anche a creare un attivo dibattito che ha toccato temi delicati e attuali.

L’evento che ha posto la donna al centro della serata

L’Ambasciata d’Italia a Berlino si è trasformata, per una sera, in un luogo di confronto tra donne di grande spessore. Ad aprire l’evento, l’Ambasciatore Fabrizio Bucci, che ha sottolineato l’importanza del contributo delle donne italiane nel campo della scienza e della medicina in Germania, nonché l’impegno del nostro Paese nella lotta attiva per i diritti delle donne, inclusa la loro salute che deve rimanere una priorità.

Le testimonianze delle esperte presenti hanno portato alla luce a tematiche molto poco discusse, come per esempio l’importanza di creare una rete e avere un appoggio tra le donne italiane in Germania. C’è chi ha lasciato tutto per amore come Maria Cristina Polidori e Costanza Chiapponi; chi ha seguito i propri figli come Maria Rosaria Mascolo; e chi ha seguito semplicemente la propria passione come Monica Antonucci e Giulia Borriello, ma c’è comunque un filo comune che le unisce, ossia la voglia di fare la differenza come donne in un paese straniero.

La medicina di genere e la salute della donna

Tra i temi affrontati, di particolare rilevanza anche scientifica, è stato molto coinvolgente l’intervento della nutrizionista Monica Antonucci, che ha posto un confronto interessante su come le donne, in Italia soprattutto, si affidino a una nutrizionista solo ed esclusivamente per raggiungere un ideale utopico di bellezza e non per stare bene, quindi per i benefici che porta la giusta nutrizione.

Un altro punto interessante è stato quello posto da Maria Cristina Polidori, che poneva l’attenzione sulle differenze tra l’uomo e la donna. La donna vive molto più a lungo rispetto a un uomo, ma è anche molto più soggetta ad ammalarsi, ed è proprio per questo che l’esperta suggeriva di ricorrere alla prevenzione, che senso avrebbe vivere più a lungo se la qualità della vita è scarsa?

Le sfide dell’essere donna in un altro paese

Arrivate in Germania si sono dovute tutte rimettere in gioco affrontando le sfide che comporta il fatto di essere donna, trovando un paese che, sorprendentemente, ha offerto grandi opportunità di crescita. Durante il dibattito, le esperte hanno condiviso esperienze personali, di adattamento e hanno raccontato delle esperienze, soprattutto in ambito lavorativo, che hanno sottolineato, ancora una volta, le differenze di sviluppo tra Italia e Germania.

Il messaggio emerso con forza dalla serata è stato uno di consapevolezza e cambiamento, la medicina di genere sta infatti acquisendo sempre più importanza e il ruolo delle donne nel settore sanitario è in forte crescita, questo dimostra come le donne stiano diventando anche attraverso la lotta di genere, delle grandi protagoniste di pagine importanti della storia.

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