Affitti a Berlino: rincaro del 15,6% per gli appartamenti nei nuovi edifici

Il caro affitti a Berlino, nell’ultimo anno, non sembra dar tregua ai suoi cittadini, con rincari sempre più gravosi per i residenti

L’aumento del costo delle materie prime, insieme a una forte regolamentazione, sembra essere alla base di una vera e propria crisi abitativa. Gli affitti più colpiti sono quelli dei Neubau (appartamenti di nuova costruzione), che hanno la possibilità di rincaro illimitato.

Questa tematica è diventata un argomento centrale del dibattito politico: mentre Die Linke proporrebbe un blocco degli aumenti degli affitti, la CDU intende sfruttare al meglio lo spazio urbano disponibile. L’obiettivo è di proporre nuove soluzioni abitative, diversificando l’offerta abitativa.

Il caro affitti a Berlino: una sfida sempre più ardua per i cittadini

Il mercato degli affitti a Berlino sta vivendo una crisi senza precedenti. Secondo l’Istituto Tedesco per l’Economia (Institut der deutschen Wirtschaft), il costo degli affitti è in continua crescita, con conseguenze particolarmente gravi per i residenti della capitale. 

Il Verband Berlin-Brandenburgischer Wohnungsunternehmen (BBU) ha identificato il problema principale nell’affitto degli appartamenti di nuova costruzione (Neubau), costruiti nel periodo 2020-2021. Nei Neubau, i proprietari possono applicare aumenti illimitati, sfruttando la crescente domanda di alloggi.

Questi appartamenti, non sottoposti a limitazioni sugli aumenti, stanno vedendo un rincaro significativo: un aumento del 15,6% per gli affitti nelle nuove costruzioni.

Le difficoltà nel settore edilizio e la critica al sistema normativo

Tradizionalmente, il mercato degli affitti in Germania è regolato dall’indice degli affitti cittadini (Mietpreisspiegel). Questo stabilisce l’entità degli aumenti in base ai prezzi medi locali. Tuttavia, a causa dell’aumento dei costi delle materie prime, degli standard edilizi più elevati e degli aumenti dei tassi di interesse sui mutui, i prezzi degli affitti per le nuove costruzioni sono aumentati drasticamente, arrivando a 12,66 euro al metro quadro.

La situazione sta diventando sempre più difficile per i berlinesi: l’84% delle famiglie a Berlino affitta la propria abitazione, ma questo sta diventando un onere economico sempre più gravoso. Secondo un sondaggio della banca ING, circa il 22% degli intervistati ha difficoltà a sostenere i costi dell’abitazione.

Il BBU critica anche l’eccessiva regolamentazione nel settore edilizio, sostenendo che le numerose normative e gli standard DIN, che ammontano a circa 20.000 norme e 3.900 standard, stanno complicando ulteriormente il sistema.

Le proposte della politica

Il partito vincitore delle elezioni a Berlino, Die Linke, ha preso posizione riguardo al caro affitti. La proposta consiste nell’investimento di 20 miliardi di euro all’anno nell’edilizia abitativa pubblica e la costruzione di 100.000 alloggi sociali ogni anno. Inoltre ha richiesto un blocco degli aumenti degli affitti per un periodo di sei anni, chiedendo interventi urgenti per fermare l’impennata dei costi.

Parallelamente, la CDU opta per l’adeguamento dei canoni di affitto in base al reddito degli inquilini e per l’aumento delle costruzioni residenziali. La costruzione di grattacieli in aree strategiche, infatti, preserverebbe le zone verdi guadagnando spazio abitativo. Si prevede che la diversificazione dell’offerta abitativa bilancerebbe le esigenze di densità e contribuirebbe alla riduzione dei prezzi.

Secondo Gaebler, senatore per lo sviluppo urbano di Berlino (SPD), è essenziale intervenire per rendere le nuove costruzioni più accessibili e semplificare le normative che contribuiscono ad aumentare i costi nel settore edilizio:

Dobbiamo garantire che le nuove costruzioni diventino più economiche e fermare l’aggiunta di complicazioni che ne aumentano continuamente il prezzo.

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