Under the Skin, a Berlino una mostra collettiva dedicata al vetro piena di artisti italiani

Under the Skin, la mostra sull’Arte del vetro a Berlino

Nel cuore di Berlino, la galleria KA 32 si prepara a ospitare una mostra unica che esplora le profondità dell’arte del vetro. Under the Skin è il titolo di questa straordinaria esposizione, curata da Claudia Virginia Vitari, che si propone di trasportare il pubblico in un viaggio affascinante attraverso le molteplici dimensioni dell’espressione artistica con il vetro. La mostra avrà luogo in occasione dell’edizione berlinese della conferenza internazionale della Glass Art Society. Questa mostra sul vetro dimostra come sia possibile, partendo da tecniche avanzate, raggiungere la comunicazione, l’espressione emotiva e l’analisi sociale, sfruttando le caratteristiche intrinseche del materiale come la fragilità, la durezza e la trasparenza. In questo modo, la tecnica diventa uno strumento essenziale per esplorare gli strati più profondi della realtà.

Mostra a Berlino: Esplorazione dell’Arte del Vetro, Artisti e Tecniche

La mostra collettiva cerca di rappresentare un dialogo ricco e stimolante tra artisti internazionali del vetro provenienti da diverse discipline. Tutti impegnati in un’esplorazione pionieristica delle potenzialità artistiche del materiale. Attraverso una varietà di tecniche e approcci artistici, gli artisti invitati hanno il compito di svelare le molteplici sfaccettature del vetro e di portare alla luce le loro visioni uniche. Gli artisti dimostrano una padronanza straordinaria delle tecniche tradizionali e innovative del vetro, combinando abilmente abilità artigianali con visioni artistiche audaci e innovative. Attraverso la mostra collettiva riscopriamo il connubio tra arte e tecnologia, evidenziando come il vetro possa essere trasformato in una tela per l’espressione creativa attraverso l’uso delle nuove tecnologie e delle antiche tradizioni artistiche.

Artisti partecipanti: Lothar Böttcher, Samanta Malavasi, Mollified Collective (Cosima Montavoci + Lorenzo Passi), Silvia Levenson, Dario Puggioni, Jessica Rimondi, Patrick Roth, Ioana Stelea, Claudia Virginia Vitari, Samuel Weisenborn

Riflessioni sull’Esperienza Umana attraverso la mostra sull’Arte del Vetro a Berlino

La mostra si propone di andare oltre la mera estetica del vetro, invitando il pubblico a riflettere sulle profonde connessioni tra l’arte e l’esperienza umana. Attraverso opere che esplorano temi quali la memoria, l’identità, e l’esistenza stessa, gli artisti invitano gli spettatori a esplorare le complessità della condizione umana per mezzo di questo affascinante ed enigmatico materiale. Al di là della bellezza estetica, molte opere in mostra pongono domande importanti sulla società contemporanea e sulle sue strutture di potere e norme sociali. Mediante una critica e una riflessione profonda, gli artisti invitano il pubblico a esaminare da vicino le sfide e le contraddizioni della nostra epoca.

Artisti partecipanti alla mostra sul vetro: Claudia Virginia Vitari

L’artista analizza la categorizzazione istituzionale confrontandola con le esigenze individuali tramite progetti partecipativi di lunga durata. Dal 2014, il suo focus è sulle persone in cerca di asilo. Il progetto Interstitial Identities (2014-2024) nasce dall’osservazione di un gruppo di richiedenti asilo che hanno organizzato proteste presso Oranienplatz a Berlino nel corso degli anni. I ritratti e le biografie delle persone, trasferiti su vetro e modellati in sfere, interagiscono tra loro tramite collegamenti metallici. Questo lavoro evidenzia l’effetto disciplinante imposto dalla migrazione forzata e dall’arrivo nel paese di accoglienza, che plasma le identità individuali come se fossero oggetto di un “esperimento sociale”. Le sue opere si configurano come finestre di vetro sulla società e le sue narrazioni.

Claudia Virginia Vitari, Interstitial Identities, silkscreen on glass iron, 18x12x.5x27cm

 

Claudia Virginia Vitari,O-Platz Identità interstiziali 2014, installazione

Samanta Malavasi

Utilizza il vetro per esplorare il concetto di profondità umana attraverso strutture stratificate, creando opere che riflettono sulle complesse esperienze e pensieri umani. Attraverso la sua tecnica di stampa, Malavasi  rivela strati nascosti e invita gli spettatori a esplorare le complessità interne dell’esistenza umana.  La sua opera I remember when i was esprime la transitorietà dell’esistenza.

Samanta Malavasi I remember when I was III,2024, 30x30cm, imprinting paint, oxydes on glass

 

Samanta Malavasi I remember when i was II, 2024, imprinting paint, oxides on glass, 30x30cm

Lothar Böttcher

Esplora la condizione umana con un approccio giocoso e ottico, creando opere come Spot the lines,  che coinvolgono il pubblico attraverso giochi di prospettiva e luce. Le sue sculture combinano fisica e artigianato per creare opere che sfidano lo spettatore a trovare prospettive diverse e a interagire con l’opera da angolazioni diverse, invitandoli a scoprire nuovi significati.

Lothar Bottcher Spot the lines 2024, 17x35x6cm, Optical crystal fused glass, UV laminated hand carved and polished

Il Collettivo Mollified

Composto da Cosima Montavoci e Lorenzo Passi, affronta temi umani essenziali con ironia. Attraverso il loro progetto Mollified, esplorano il rapporto dell’uomo con la morte, la paura e la speranza, osservando il comportamento umano e le sue contraddizioni. Gli artisti esplorano il curioso fenomeno degli ex voto, offrendo uno sguardo ironico e critico sulla ricerca di grazia e protezione.

Mollified Collective Installation, 150x150cm, 2022-2023, Murano Glass and metal molten and lamp work glass

Silvia Levenson

Utilizza il vetro per esaminare criticamente la realtà sociale e politica, creando opere che mettono in discussione le norme accettate e rendono visibili gli aspetti invisibili o indesiderati della vita quotidiana. Attraverso la sua tecnica di fusione del vetro, Levenson ricrea momenti della vita quotidiana, permettendo agli spettatori di esaminarli e trasformarli attraverso una lente critica. Silvia Levenson presenta due sculture in vetro : Conflict Zone (2010) e Little Cinderella (2024). Con Conflict Zone, rappresenta un paio di infradito in vetro intrecciato con filo spinato, evocando la condizione e la mancanza di diritti fondamentali dei bambini migranti. In Little Cinderella, la presenza di un chiodo simboleggia la moltitudine di ostacoli nella vita di una bambina e futura donna nella società odierna.

Silvia Levenson Conflict Zone, 2010, 17x15x6cm, klinformed glass barbed wire

 

Silvia Levenson Little Cinderella 2024, 20x17x7cm , klinformed glass copper nail

Dario Puggioni

Sperimenta con la pittura su vetro, combinando visioni classiche e contemporanee per creare opere che esplorano il rapporto tra passato e presente. Con la sua tecnica di pittura ad olio su vetro, Puggioni crea ritratti che sembrano riferirsi alla tradizione classica, ma che riflettono anche l’oscurità e il nichilismo della vita contemporanea. Tutto ciò lo ritroviamo nelle due opere in esposizione Deep in green (2022) e Before hatching V (2024).

 

Dario Puggioni Before hatching V 2024, 30x22cm, Oil on glass applied on paper glued on canvas

Ioana Stelea

Esplora il concetto di lusso attraverso una lente storica e sociologica, esaminando come i concetti di status e apparenza siano cambiati nel corso del tempo. Con il suo pezzo Fitting the luxury, Stelea analizza i significati culturali e sociali associati agli oggetti di lusso e come questi abbiano influenzato la percezione del status sociale nel corso dei secoli.

Ioana Stelea Fitting the luxury 55x28x3cm, fused glass, engraved and painted with gold,2024

Patrick Roth

Esplora il tema dell’isolamento emotivo attraverso una serie di opere che utilizzano il vetro come medium. Con la sua serie Isolation, Roth crea sculture che rappresentano la sensazione di isolamento e alienazione all’interno della società contemporanea, utilizzando la trasparenza e la opacità del vetro per riflettere sulle complessità dell’esperienza umana.

Patrick Roth Isolation 2023, 20x95x10cm, glass

Jessica Rimondi

Esplora la realtà attraverso l’arte, indagando il contesto sociale, ambientale e storico degli spazi. Utilizzando sculture, dipinti e varie tecniche Rimondi utilizza il vetro per esaminare l’evoluzione dei valori culturali nel tempo. Con una serie in cui indaga il concetto filosofico di Sublime (2024), invita gli spettatori a esplorare gli istinti umani e la connessione con la natura, confrontandoli con l’immensità del mondo.

Jessica Rimondi Echo on the sublime series 2024 , 15x16x5cm, glass fusing

 

Jessica Rimondi Lava on the Sublime series 2024, 20x25x4cm, glass fusing

Samuel Weisenborn

Per l’artista la tecnica del lavoro a freddo è come un processo scultoreo. Nei suoi due lavori della serie Destruction (2023) l’artista utilizza processi di lavoro non convenzionali per distruggere intenzionalmente la forma di un blocco con tagli asimmetrici , contrapposti a scanalature profonde, rivelando l’agitazione interiore dell’artista.

Samuel Weisenborn Destruction light blue 2023, 25x25cm ,47kg

 

Samuel Weisenborn Destruction yellow 2023, 26x14cm

Under the Skin La mostra sul vetro a Berlino : informazioni utili

Spazio d’arte KA 32
Pappelalle 32, 10437 Berlino.

Dal 10/05 al 24/05, 2024

Inaugurazione mostra del vetro : 10/05, 2024 18.00-22.00
DJ e Live Set di Edoardo Folli 17/05, 2024 18.00-22.00
Finissage 24/05, 2024 18.00-22.00

 

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