Un quinto degli autisti Uber di Berlino opera senza licenza
A Berlino almeno 1000 autisti Uber, Bolt e Freenow non hanno la patente
La tratta è prenotata dall’applicazione. Appare una schermata che segnala l’attesa, il sistema cerca un autista disponibile. Appare il profilo dell’autista più vicino, la sua posizione in tempo reale e in pochi minuti ve lo ritroverete d’avanti. Appena arriva l’autista, chiede conferma della destinazione e nient’altro. Solitamente non gli si chiede se ad esempio egli sia in possesso di una patente di guida valida o se l’auto sia stata assicurata o se l’azienda che la detiene sia un ente legale esistente. Sono domande ritenute scontate o inopportune se poste da un cliente. E’ automatico supporre che chi eroga un servizio legale sia in regola. Eppure queste risposte positive, a Berlino, non sono così scontate. Secondo i risultati della ricerca di rbb24, almeno un’auto di questo tipo su cinque, a Berlino, non è in regola.
Di chi sono le responsabilità
Qualora i guidatori rispondessero alle domande poste sopra, eviterebbero ogni imbarazzo dicendo che sono dei semplici “subcontraenti”. Di quale subcontratto? Gli autisti sono assunti dalle compagnie di auto a noleggio che forniscono loro i mezzi di trasporto. Queste compagnie si affiancano a grandi società di trasporti come Uber, Bolt o Freenow per ottenere copertura locale. Le app sono un mezzo efficace per connettere il servizio delle aziende locali con i clienti che hanno bisogno di un passaggio. Gli autisti che vengono assunti dovrebbero essere in possesso della licenza di guida emessa dal rispettivo comune. A Berlino, l’Ufficio statale per gli affari civili e normativi (Labo) è responsabile dell’approvazione e dei controlli continui. La ricerca di rbb|24 ha identificato aziende di auto a noleggio non attive ma che pubblicizzate a Berlino tramite le applicazioni. Alcune sono state cancellate dal registro delle imprese ma continuano ad accettare viaggi dalle piattaforme. La responsabilità, quindi, ricade sulle compagnie di auto a noleggio e dei controlli del Labo. Il capo dipartimento responsabile dell’Ufficio statale per gli affari civili e normativi, Günter Schwarz, dichiara “Stiamo ipotizzando responsabilità della criminalità organizzata”.
Controlli e rischi
Il deputato SPD Tino Schopf ha messo in guardia gli organi di sorveglianza ed ha imputato una responsabilità parziale alla Labo: “Se Labo avesse lavorato in modo sensato fin dall’inizio, non avremmo avuto queste strutture di tipo mafioso”. Tino Schopf ha rincarato la dose dopo aver controllato di suo pugno 38 fascicoli di società di autonoleggio nel dicembre 2023: “Abbiamo esaminato i fascicoli in dettaglio sul posto e abbiamo trovato gravi carenze”. Alcune concessioni non sarebbero dovute essere accordate. Labo non ha avviato procedimenti per l’assegnazione di infrazioni amministrative alla metà delle aziende riportate nei fascicoli. Durante le visite alla presunta sede dell’azienda non è stato trovato nessuno. Le richieste di informazioni sono rimaste senza risposta.
I rischi causati da tali inadempienze vanno a carico del passeggero. Il cliente non è sicuro che l’autista sia idoneo alla guida di un veicolo se non è certificato il superamento del test di idoneità della Camera di Commercio e dell’Industria (IHK). Inoltre se l’auto non è assicurata perchè l’azienda di autonoleggio non esiste, non c’è copertura assicurativa neanche per il passeggero.
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Immagine di copertina: Pixabay