La Gemäldegalerie di Berlino ospiterà con una mostra le opere salvate da Odessa, Ucraina

A Berlino la Gemäldegalerie espone 12 opere salvate dall’invasione russa di Odessa

La Gemäldegalerie (galleria dei dipinti), situata nel complesso di Kulturforum,  ospita le 12 opere provenienti dal Museo d’arte Occidentale e Orientale di Odessa. Il museo, prima dell’invasione russa, è riuscito a portare in salvo una parte dei suoi dipinti, che sono ora entrati a far parte dell’esposizione artistica Da Odessa a Berlino: pittura europea dal XVI al XIX. La mostra, in esposizione dal 13.02.24 al 28.04.24, raccoglie solo 12 dei 74 dipinti arrivati in Germania a settembre 2023 dal museo ucraino. L’esposizione è il risultato di un gemellaggio culturale fra la capitale tedesca e la città ucraina, che a partire dal 2025 avrà forme più consolidate e che prevede la collaborazione tra il Museo d’arte Occidentale e Orientale, la  Gemäldegalerie e l’Alte Nationalgalerie.

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opera di Roelant Savery, Paradies, 1618/28, Odessa Museum für westliche und östliche kunst, foto di Christoph Schmidt

Il patrimonio culturale dell’Ucraina preservato grazie alla mostra delle opere da Odessa a Berlino

Lo stesso Museo d’arte Occidentale e Orientale è stato danneggiato da un attacco russo a luglio 2023. Fondato nel 1923, accoglieva opere dei più grandi artisti italiani, olandesi, tedeschi e francesi. Molti dei lavori artistici non conosciuti in Occidente svolgono un ruolo importante nell’identità culturale ucraina. L’allestimento della Gemäldegalerie mira a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla guerra dimostrando la propria vicinanza al popolo ucraino. Dall’inizio del conflitto, oltre un milione di ucraini si sono recati in Germania come rifugiati; Berlino ne ospita circa cento mila e dunque si spera che l’esposizione possa farli sentire un po’ di più a casa. Il progetto espositivo, a cura di Sabine Lata, riunisce lavori di artisti come Bernardo Strozzi, Franz Halas, Francesco Granacci, Alessandro Magnasco, Cornelis de Heem e altri.

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Opera di Frits Thaulow, Ein Bach 1875/1906 Odessa museum für westliche und östliche Kunst, foto di Christoph Schmidt

La conta dei danni al patrimonio culturale Ucraino

I dipinti ora esposti a Berlino nella mostra della Gemäldegalerie, sono solo una piccola parte delle opere d’arte che hanno lasciato la città. Per salvaguardarne la conservazione e tenerle al sicuro, da bombardamenti e incendi, le opere messe in contenitori protetti o rifugi sotterranei sono poi state spedite all’estero. Dall’inizio della guerra un gran numero di siti storici e religiosi hanno subito gravi danni. Secondo il rapporto delle Nazioni Unite, stilato a Febbraio 2024, sono circa 341 i siti di interesse storico-culturale danneggiati o andati perduti.

Al fronte di questa emergenza l’Unesco, oltre ad aver istituito un gruppo di emergenza per i musei in Ucraina, ha anche attivato il Blue shield, o scudo blu, istituito dalla Convenzione dell’Aja nel 1954 per la protezione dei beni culturali durante i conflitti armati. L’Ucraina conta ben 7 siti riconosciuti dall’UNESCO, sette culturali e uno naturale. La preoccupazione dei cittadini, per la perdita de loro patrimonio culturale nazionale, ha spinto molti a prodigarsi nel proteggere e mettere in salvo le creazioni artistiche. Costruendo fortificazioni improvvisate e circondando le opere con sacchi di sabbia, i cittadini ucraini cercano di mantenere viva la loro identità culturale e il loro passato.

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