La curiosa storia del furto del biscotto gigante d’oro ad Hannover

Nel 2013 il curioso furto della gigante targa d’oro Leibniz Keks attirò l’attenzione di tutto il mondo

La gigante targa a forma di biscotto appesa all’ingresso della fabbrica Bahlsen da più di 100 anni sparì in una giornata qualunque nel gennaio 2013. Il furto rimane ancora oggi un mistero, anche se in molti pensano sia una geniale trovata pubblicitaria.

La vicenda ha attirato l’attenzione dei media, anche perché la Bahlsen è una vera e propria istituzione nella città di Hannover. Nel 1891 mise in commercio i biscotti al burro chiamati Leibniz Keks, in onore dell’omonimo filosofo. Questi sono diventati a tal punto popolari in Germania, che ad oggi la parola Keks è utilizzata in tedesco per indicare qualsiasi tipo di biscotto.

La storia del furto della targa

Sin dall’inizio la vicenda ebbe un incredibile copertura mediatica poichè comica e inverosimile. La stampa tedesca ed internazionale si interessò al caso, per questo in molti insinuarono che si trattasse, in realtà, di una trovata pubblicitaria.

Una settimana dopo il furto arrivò una lettera al proprietario della fabbrica Bahlsen e al giornale Hannoversche Allgemeine. La lettera, firmata Cookie Monster, conteneva della richieste di riscatto un po’ particolari: il ladro avrebbe restituito la targa a forma di biscotto solo se il proprietario della fabbrica avesse donato mille euro ad un rifugio di animali e una grande quantità di biscotti ai bambini ricoverati negli ospedali locali. In caso contrario avrebbe dato la targa d’oro a Oscar nel cestino, ovvero il Muppet di Sesame Street che vive in un cassonetto della spazzatura.

Alla fine della lettera c’era poi la foto di una persona travestita proprio da Cookie Monster che faceva finta di mordere la gigante targa a forma di biscotto. Werner Bahlsen, il proprietario della fabbrica, ovviamente non cedette al ricatto e pretese la restituzione immediata della targa.

La notizia fece il giro del mondo e anche il vero Cookie Monster decise di commentare la vicenda e pubblicò un tweet in cui smentì qualsiasi coinvolgimento con il furto.

Il ritrovamento del biscotto d’oro

Dopo qualche giorno arrivò un’ulteriore lettera dove il presunto ladro annunciò che avrebbe riconsegnato la targa. Infatti dopo un paio di giorni, la targa d’oro fu ritrovata legata con un fiocco rosso al collo del cavallo di una statua di fronte alla Leibniz Universität di Hannover.

Ma la vicenda non finì qui: il ladro inviò un’ultima lettera, in cui chiedeva nuovamente al proprietario della Bahlsen di donare i biscotti ai bambini ricoverati negli ospedali. Bahlsen accettò la richiesta e donò 52 mila confezioni di Leibniz Keks a 52 enti di beneficienza.

Ritrovata la targa, si incominciò quindi a cercare il colpevole. Tre uomini e una donna, durante un’intervista anonima mandata in onda dal programma RTL Explosiv, dichiararono di essere i colpevoli del furto, ma non furono mai realmente indagati. Il caso venne chiuso quindi nel maggio dello stesso anno.

La curiosa vicenda rimane nella storia

La Bahlsen ci ha tenuto particolarmente a ricordare la vicenda. Oltre a menzionare l’accaduto nella storia dell’azienda, nel 2019 è stato fatto disegnare un gigante Cookie Monster sul muro vicino all’entrata della fabbrica per “rendere l’evento parte della storia dell’azienda e mantenere viva la memoria”.

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