Caro affitti, da 700 a 2500€ al mese: leggendario negozio di dischi di Berlino chiude dopo 40 anni

Storico negozio di dischi chiude: il Groove Records a Kreuzberg vittima del caro affitti

Considerato una tappa imperdibile a Berlino, il Groove Records ha attirato appassionati di musica e collezionisti di vinili. Per quasi 40 anni, è stato un punto di riferimento nel quartiere Kreuzberg. Il proprietario storico Detlef Müller, inaugurò il suo paradiso musicale nel 1985, offrendo una vasta gamma di generi musicali, soprattutto locali. Il 10 Settembre di quest’anno è stato costretto a chiudere, come dichiarato al Tagesspiel dal proprietario. Il motivo? Un aumento degli affitti, passati da 700 a 2500€ al mese, che secondo il quotidiano Taz è dovuto principalmente alla gentrificazione del quartiere.

Groove Records, tappa storiche per vinili

Il Groove Records apre nel 1985 a Kreuzberg, con Detlef Müller “Detta” alla guida fin dalla sua inaugurazione. Groove Records è di conseguenza uno dei negozi di dischi più antichi di Berlino. Si trova nelle vicinanze della Markthalle 9 (importante mercato al coperto a Kreuzberg), considerata forza trainante della gentrificazione del quartiere.

Groove Records è rimasto iconico nel suo genere, talmente tanto da sopravvivere al passaggio dal vinile al CD e, più recentemente al ritorno di moda del vinile. Le statistiche mostrano che in Germania si sono venduti circa 4,6 milioni di LP in vinile nel 2023. Nel 2003 invece, se ne vendevano solo 300.000.

Non un semplice negozio di dischi

Per “Detta” Müller, Groove Records non è un semplice negozio di dischi. Lui lo considera un vero e proprio punto d’incontro per appassionati, dove le persone si conoscono, si scambiano informazioni e discutono di musica con chi condivide la stessa passione. Müller è sempre stato presente per offrire consigli esperti e personalizzati, rendendo il negozio un luogo speciale per la comunità musicale berlinese. “Volevo vendere buona musica che si distinguesse dal mainstream” ha dichiarato Detta al Tagesspiegel. Quando aprì il negozio di dischi negli anni ’80, pagava ancora 300 marchi di affitto. Oltre alla vendita di vinili, il negozio vendeva anche giradischi e mixer, consolidando la sua posizione come un punto di riferimento per i collezionisti.

Il caro degli affitti colpisce Groove Records come conseguenza della gentrificazione

Una settimana prima della chiusura, sulla finestra del negozio c’è scritto “Alles muss raus” (Fuori tutto). I vinili sono stati scontati al 20%, i prodotti non venduti sono stati messi in vendita online. Come molti altri negozi del quartiere negli ultimi anni, Groove Records non è più riuscito a sostenere il costo degli affitti, ormai giunti a 30 euro al metro quadro, una cifra ormai normale a Kreuzberg. Gli altri negozi di dischi sono riuscito a sopravvivere solo grazie ai vecchi contratti di locazione stipulati prima dell’esplosione dei prezzi.

L’angolo dei ricordi di Detta

“Detta” Müller ha allestito in un angolo del negozio di dischi una sorta di muro dei ricordi. Una foto lo ritrae, quasi 40 anni più giovane in pantaloni di pelle di fronte al suo negozio. Un’altra foto ritrae Detta con i Lynyrd Skynyrd. Come dichiarato al Taz, Müller indica un poster di Jimi Hendrix sulla parete, l’ultima cosa che ha tolto prima di chiudere definitivamente Groove Records.

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