Berlino, neo-proprietari provano a sfrattare 85enne per alzare l’affitto, ma perdono il processo

“Non si trapianta un vecchio albero”, il tribunale ha finalmente annunciato la vittoria dell’85enne

I tentativi di sfrattare l’anziano signore non sono andati a buon fine. Alla fine è arrivato il verdetto del tribunale, con il giudice che si è espresso in una sentenza che pochi si aspettavano: l’85enne Manfred “Manne” Moslehner non dovrà lasciare la sua casa. L’uomo aveva ricevuto una disdetta da parte del padrone, che lo voleva sfrattare, in una sentenza precedente nel Wedding risultata legalmente valida. La nuova sentenza invece difende l’anziano, permettendogli di mantenere la casa a cui è tanto legato. Si trova nell’insediamento chiamato “Kleinkleckersdorf” a Steinberg, nel quartiere Tegel di Reinickendorf. Un piccolo villaggio nella parte più esterna di Berlino. La casa dell’uomo rappresenta per lui il posto in cui è nato 85 anni fa.

I piani del padrone

Nel 2010, lo stato di Berlino ha venduto le case a un gruppo di investitori privati. E così l’insediamento di Steinberg doveva diventare i “Stonehill Gardens”. I piani della società prevedevano di trasformare le case nella zona in case lussuose, permettendo così di aumentare i potenziali ricavi. Mentre avanzava la pratica per sfrattare l’85enne, molte altre case avevano già subito l’ammodernamento. Manne Moslehner si è ritrovato a che fare con un aumento dell’affitto di 1.360 euro – una somma che il pensionato non può pagare. Per la modernizzazione, il padrone di casa chiede anche un accesso quasi permanente al suo appartamento per tre mesi, una questione che è risultata particolarmente importante ai fini del processo. Al padrone è stato impedito di allontanare l’inquilino dalla casa data la sua età e alcuni problemi di salute.

L’evento aveva suscitato importanti attenzioni, con la sentenza che è stata pronunciata di fronte a un pubblico tanto caloroso da lasciarsi andare con applausi e gioia. Tra questi figurano molti vicini di casa dell’uomo, i quali si sono presentati in tribunale con delle giacche particolare: a svettare è la scritta “Zero voglia di lusso”, in protesta contro la modernizzazione degli edifici per il solo tornaconto dell’investitore privato.

Le motivazioni per sfrattare l’85enne

Stando a quanto riportano testate quali rbb, i proprietari avevano inviato una disdetta all’uomo poiché quest’ultimo aveva rifiutato per lungo tempo la modernizzazione imposta. Le motivazioni dell’uomo riguardano prettamente il piano economico. Manne Moslehner ha annunciato infatti di avere un reddito di 1000 euro, per tanto si è espresso negativamente sulla modernizzazione che avrebbe aumentato di molto il costo del suo affitto. Il pensionato ha depositato circa 4.300 euro come garanzia – una sorta di cauzione per poter rimanere in casa fino a quando il caso non fosse passato attraverso tutte le istanze. In seguito, gli attivisti e le persone interessate da simili richieste di modernizzazione si sono battute per la raccolta della cauzione, assicurando così al pensionato il soggiorno nell’appartamento fino a un giudizio definitivo.

Rispetto per l’uomo

È quanto viene richiesto dai tanti vicini e attivisti che accompagnano l’uomo. La mancanza di rispetto, su un piano burocratico e realizzativo, è stata una motivazione essenziale per dare poi la ragione all’anziano. In una perizia socio-psichiatrica, a Moslehner era stata diagnosticata una depressione come conseguenza del carico che riguardava la sua situazione abitativa.

Il giudice ha stabilito che il proprietario delle case non ha diritto di richiedere l’accesso prolungato all’appartamento di Moslehner per lavori esterni, come quelli sul tetto. L’anziano inquilino non è obbligato a trasferirsi solo per agevolare i lavori di ammodernamento. Il tribunale ha respinto le accuse del locatore, che sosteneva che Moslehner ostacolasse senza motivo gli ammodernamenti, e ha riconosciuto che anche il proprietario deve agire con responsabilità verso l’inquilino.

A sostegno dell’uomo ci sono varie iniziative spinte soprattutto dai vicini, i quali organizzano sempre raduni. Lo stesso è avvenuto infatti martedì davanti al tribunale regionale di Littenstraße, a Mitte. Steffen Doebert, attivista di politica cittadina, nel versare il caffè ai sostenitori ha detto: “Non si trapianta un vecchio albero”.

I proprietari che faranno?

La controparte non era soddisfatta della decisione del tribunale e ha annunciato che avrebbe portato avanti la propria causa. Non è chiaro cosa significhi, perché la corte ha dichiarato nel pomeriggio: “Non c’è alcun ricorso contro la sentenza.”

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Immagine di Copertina: Foto di Stanly8853 da Pixabay