Andy Warhol alla Nationalgalerie dall’8 giugno 2024
“La rabbia di velluto e la bellezza” la nuova mostra su Andy Warhol a giugno 2024
La mostra ha inizio l’8 giugno 2024 e finirà il 6 ottobre 2024 al Kulturforum Neue Nationalgalerie in Potsdamer Straße 50. L’esibizione è il coming-out di Andy Warhol post mortem. L’artista non ha mai dichiarato nulla sul proprio orientamento sessuale in vita. Le sue vicende esistenziali, la propria arte e la propria sessualità sono sempre state fuori dal bacino del pensiero dominante. Muore giovane, a soli 58 anni, vivendo ai margini di ognuna delle numerose sfere artistiche in cui si è cimentato. Warhol, tingendo la chioma bianca, iconica e al contempo anonima, ha scelto egli stesso di invecchiare prematuramente. Doveva morire al più presto per essere riconosciuto.
Il tema della mostra
La mostra “Andy Warhol. Velvet Rage and Beauty” è inaugurata l’8 giugno 2024 alla Nationalgalerie in Potsdamer Strasse 50 e si conclude il 10 ottobre 2024. La mostra prende il titolo come un omaggio al libro “The Velvet Rage” che descrive come ci si sente a crescere e a vivere da uomo gay in un mondo prevalentemente eterosessuale. Durante la sua vita queste opere furono considerate inappropriate, immorali, devianti o addirittura pornografiche o illegali. La mostra considera Berlino nel 2024 come una finestra di opportunità per diffondere le opere di Warhol meno conosciute offrendo un’immagine dell’artista più completa.
Intervista alla co-curatrice Lisa Botti
Lisa Botti, co-curatrice di questa mostra, affianca il curatore e direttore della Neue National-galerie, Klaus Biesenbach. Ci abbiamo fatto una chiacchierata in cui ci ha parlato dell’esibizione “Andy Warhol. Velvet Rage and Beauty”:
Cosa avete valorizzato nell’esibizione?
Andy Warhol viene visto dai media come un uomo privo di emozioni. In una intervista che Warhol ha rilasciato per Artnews nel 1960 è stato esplicitamente proibito all’arista di parlare della propria omosessualità. E’ stato privato della sua sessualità, venendo dipinto come a-sessuale e freddo. La mostra vuole far emergere la sua sessualità. E’ un coming-out.
Avete immaginato un visitatore ideale nel processo di ideazione dell’esibizione?
Pensiamo che la comunità LGBTQ+ sia entusiasta di assistere all’esibizione. Vedere un artista rivitalizzato attraverso la libera espressione della sessualità che è stato costretto a reprimere davanti al grande pubblico è una narrazione attuale e sentita. La riscoperta delle opere d’arte meno conosciute dell’artista è un drive importante per scardinarne il mito che lo circonda e per mostrare l’uomo e la sua sensibilità
Quale sarebbe la reazione di Andy Warhol se visitasse l’esibizione?
L’esibizione sarebbe per lui una occasione perchè gli venga riconosciuta la libertà di esprimere sè stesso. Come abbiamo letto nei diari, Warhol era una persona sensibile ed era ossessionato dalla nudità maschile. Si mostrano quadri diversi dalla solita Marylin Monroe e dalle lattine Campbell in serie. Dunque, si sentirebbe più leggero. Uscirebbe dal Kulturforum senza il peso della censura sulle spalle.
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Immagine di copertina: Pixabay