A Berlino un evento (italiano) sulla violenza di genere, con focus sulle persone FLINTA*
Berlino e identità: la città si apre alla lotta contro la violenza di genere e alla tutela delle persone FLINTA*
Si terrà proprio a Berlino al B23 Space -Greifswalder Str. 23- l’incontro “One of Us” di sabato 20 aprile 2024 completamente incentrato sul tema della violenza di genere nel senso più ampio del termine. Il focus sulle persone FLINTA* è infatti alla base dell’incontro.
Cosa intendiamo con FLINTA*? FLINTA* è un termine ombrello, tipicamente tedesco, con il quale viene identificato lo spettro identitario delle persone AFAB (assigned female at birth), omosessuale/transgender/agender e non binario con particolare attenzione all’asterisco che ne consegue, raggruppante le identità che fluttuano fra queste identificazioni e sono altrettanto valide.
L’evento organizzato da Elena Armaroli e Melani Jayamanna, avrà come ospiti anche le artiste italiane Barbara Bernardi e Giorgia Bernardini. L’Evento è rivolto a FLINTA* e non-FLINTA* e vi saranno panel talks in lingua inglese, seguiti da performance di musica e danza di artist* particolarmente vicin* alla causa: We Cyborgs, Enana, Silvia Remigio, Veronica Lillo e Alex Rapp.
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Performances:
In aggiunta alla sezione di panel talks sul tema, numerose saranno anche le performances de* creativ* che hanno preso parte all’evento.
L’artista Verònica Mota (they/them) si esibirà nel suo progetto solista WeCyborg: un progetto musicale che riunisce la teoria femminista, la musica e l’attivismo come risposta al patriarcato ed al capitalismo.
Enana, altr* artist* presente all’evento è un’artista multidimensionale. Deve il suo nome alla dea sumera dell’amore, della guerra e del sesso. Enana è rapper, cantante, performer e attivista trans non-binario. Il motore artistico di Enana è sempre stato alimentato dalla sua ricerca di libertà e giustizia sociale. Negli ultimi anni ha coltivato un suono unico che rappresenta la sua esistenza intersezionale, influenzato dal luogo di nascita a Damasco e dalla sua attuale casa, a Berlino dal 2015.
Silvia Remigio e Veronica Lillo, danzatrici professioniste e fondatrici del collettivo Monstera Collective porteranno in scena il loro spettacolo “Traces of an Offspring” totalmente incentrato sul corpo femminile* e sull’idea che esso possa essere scrigno di esperienze passate, di abusi come di conquiste. Di lotte come di vittorie. Il corpo di una donna vive e rivive le azioni compiute dai suoi antenati: allo stesso modo in cui subisce abusi, nello stesso modo in cui lotta per la libertà, nello stesso modo vuole distruggere lo stereotipo del suo ruolo nella società, sia quella di ieri che quella di oggi.
Passato e presente, benché separati da epoche, si fondono in un continuum senza soluzione di continuità di lotta, resistenza e ricerca incessante della libertà.
Alex Rapp (she/her) è una produttrice, cantautrice e technologist musicale. Il pop ipnotico di Alex Rapp unisce sperimentazione e confessione, portando una miscela unica di elettronica soul nelle strade di Berlino. L’artista, originaria di Washington, è in egual misura vocalist, produttrice, autrice e tecnologa musicale. Con armonie sognanti e paesaggi sonori trascendentali, racconta storie appassionate d’amore e di dolore, trascinandovi nel suo mondo sonoro.
Panel Talks:
L’incontro si svolgerà dalle 18:30 alle 22:30 con una quota di partecipazione di 5 euro.
Barbara Bernardi, (she/her) una delle host principali, ha da sempre avuto a cuore il tema. Vince, infatti, nel 2016, plurimi premi per il suo video poem “Sorry if…” (che verrà presentato all’evento) monologo riguardante gli abusi mentali e fisici subiti dalle donne*.
Giorgia Bernardini, (she/her) è autrice di narrativa e si occupa anche di sport femminile nei media italiani. Presenterà “Fondamentali”, una raccolta di saggi sullo sport femminile da lei curata, pubblicata nel febbraio 2024.
Berlino è consapevole
Questo nasce dalla necessità, condivisa da artisti di ogni provenienza, di rimarcare l’importanza ed il ruolo della consapevolezza e della presenza nei riguardi di tematiche delicate quali la violenza di genere e l’identità.
Tematiche che non hanno mai bisogno di introduzione (non per mancanza di importanza, ma perchè all’ordine del giorno) hanno quindi l’occasione di essere snocciolate in un contesto artisticamente stimolante e creativo, totalmente privo di giudizi e altrettanto sicuro.
Con la speranza che eventi del genere aprano le porte ad un futuro più inclusivo e rispettoso, sappiamo che Berlino non potrà sicuramente deluderci.
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