Pastasciutta antifascista a Berlino per l’80esimo anniversario della caduta del fascismo
Una Pastasciutta antifascista per celebrare la caduta del fascismo: la tradizione iniziata dalla Famiglia Cervi nel 1943 oggi compie 80 anni. Anche l’ANPI di Berlino ha partecipato
Come in Italia, anche la sezione ANPI di Berlino e Brandeburgo ha organizzato la Pastasciutta antifascista per il 25 luglio, ottantesimo anniversario della caduta del fascismo. E’ un momento di festa, ma anche di riflessione e di dibattito, per evitare gli errori del passato e contrastare il fascismo di oggi.
Celebriamo la caduta del fascismo di ieri per ricordarci di combattere il fascismo di oggi
Tutti gli anni, il 25 luglio l’ANPI organizza una Pastasciutta antifascista in memoria della Famiglia Cervi e di come ha festeggiato la caduta del fascismo. Quest’anno, la domenica pomeriggio del 23 luglio la sezione ANPI di Berlino Brandeburgo si è ritrovata a Regenbogenfabrik per commemorare la fine della dittatura, ma anche per celebrare la mobilitazione collettiva, perché tutti portassero un contributo di idee, critiche e proposte per contrastare il fascismo dei giorni nostri. Oggi che le destre estreme stanno prendendo il sopravvento in Europa, serve parlarne più che mai.
25 luglio 1943
Serve sempre ricordare gli eventi di uno dei momenti più importanti della storia italiana. Il 25 luglio di ottant’anni fa, nel 1943, il dittatore Benito Mussolini fu destituito e arrestato, e il regime fascista d’Italia cadde. L’8 settembre dello stesso anno il re Vittorio Emanuele III firmò un armistizio con gli Alleati anglo-americani, ma poco dopo fuggì al sud abbandonando la struttura governativa italiana. I nazisti occuparono così l’Italia e nacque la Repubblica Sociale fascista in nord Italia. Iniziò dunque la Resistenza contro la dittatura e la lotta Partigiana contro il nazifascismo che culminò con la liberazione di Milano il 25 aprile 1945.
Perché la Pastasciutta antifascista
La famiglia Cervi era una famiglia contadina emiliana da sempre avversa al fascismo e alla guerra, che offriva rifugio nel proprio cascinale ad antifascisti, partigiani feriti, prigionieri stranieri fuggitivi. I sette figli maschi dei Cervi costituirono una banda armata partigiana dei GAP che organizzò rappresaglie contro i fascisti. Nell’ottobre 1944, i sette fratelli con un compagno (Quarto Camurri) furono catturati e uccisi poco dopo.
La Pastasciutta antifascista offerta a tutti gli antifascisti è diventata tradizione da quando il 25 luglio 1943 le donne della famiglia Cervi cucinarono enormi quantità di pastasciutta e la offrirono a tutti gli abitanti del paese di Campegine, per festeggiare la caduta della dittatura. Questa usanza che ancora oggi l’ANPI porta avanti serve a ricordare il sacrificio della famiglia Cervi e di tutte le persone che hanno lottato per la libertà e per la democrazia.
Ogni terra vorrebbe i vostri nomi di forza, di pudore, non per memoria, ma per i giorni che strisciano tardi di storia, rapidi di macchine di sangue. (Salvatore Quasimodo, “Ai fratelli Cervi, alla loro Italia”).
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Foto da: Screenshot di YouTube