L’italiano non è tra le lingue straniere preferite in Germania

Un sondaggio di YouGov ha evidenziato che l’italiano non è tra le preferenze di insegnamento per i tedeschi. Spagnolo e francese sono in testa.

YouGov ha chiesto ad un campione di utenti tedeschi (all’incirca 3200) di scegliere la lingua da insegnare in Germania oltre all’inglese, che è la prima lingua straniera. Il risultato non è incoraggiante per l’italiano.

Il risultato

La lingua straniera preferita dopo l’inglese è lo spagnolo, scelto dal 27%. Al secondo posto c’è il francese con il 21%, mentre in seguito le preferenze vanno al cinese mandarino (7%), ad un’altra lingua straniera non in elenco (6%), al russo (5%) e all’italiano (4%).

Sondaggio sulle preferenze tra le lingue straniere

Sondaggio sulle preferenze tra le lingue straniere

Il risultato in dettaglio

Nella Germania occidentale i valori dello spagnolo e del francese sono significativamente più alti che nella Germania orientale (spagnolo: 28 vs 20 e francese: 22 vs 19). Il russo, invece, storicamente associato al Comunismo nell’ex DDR, è nettamente più apprezzato ad est (ovest 4 vs est 11 %).

Non ci sono grandi differenze analizzando i dati degli uomini e delle donne, anche se sono gli uomini a esprimere maggiori preferenze al francese e al cinese mandarino.

Il russo è la lingua degli elettori di estrema destra dell’AfD, lo spagnolo è la preferenza degli elettori del partito liberale FDP,  il francese è la lingua scelta dagli elettori dell’SPD, partito schierato a sinistra come Die Linke, che apprezza, invece, maggiormente l’italiano.

L’arabo ha valori decisamente più alti nella fascia dei 18-24 anni, mentre è il francese la lingua preferita dagli over 55.

Leggi anche: Le 5 parole tedesche intraducibili in italiano

Studia tedesco a Berlino o via Zoom con lezioni di gruppo o collettive, corsi da 48 ore a 212 €. Scrivi a info@berlinoschule.com o clicca sul banner per maggior informazioni

"/

Guarda foto e video e partecipa a concorsi per biglietti di concerti, mostre o party: segui Berlino Magazine anche su Facebook, Instagram, Twitter e Telegram