La metà dei bambini di Berlino non mangia carne, o quasi. Nel resto della Germania è il 33%
Il 47% dei bambini berlinesi consuma poca carne, o non ne mangia affatto: il 26% di loro è flexitariano, il 18% vegetariano e il 3% vegano. Vediamo come cambia la situazione, di regione in regione, in Germania
Secondo uno studio condotto dall’Istituto IGES, su incarico della compagnia di assicurazione sanitaria AOK, in media il 33% dei bambini in Germania non trova mai sulla propria tavola la carne, o comunque la mangia raramente. A Berlino, invece, quasi la metà dei bambini tra i 4 e i 14 anni ne consuma poca: ben il 47%. Tuttavia, la carne è comunque molto più presente sulle tavole delle famiglie dell’est del Paese rispetto a quelle dell’Ovest: nella regione del Brandeburgo, che attornia Berlino, la percentuale di bambini vegetariani, vegani o flexitariani è del 26% e nel Meclemburgo-Pomerania Occidentale è appena del 21%.
L’indagine AOK per un’alimentazione sana
L’Allgemeine Ortskrankenkasse (AOK Nordost) è il principale fondo di assicurazione sanitaria in Germania. Dal 2007 ad oggi, ha condotto cinque indagini per studiare le connessioni tra i fattori rilevanti della vita familiare e la salute della famiglia. L’ultima è stata pubblicata il 31 maggio e concerne la sana alimentazione e la competenza nutrizionale dei genitori.
L’analisi è stata effettuata da metà agosto a ottobre 2022 attraverso un panel online rappresentativo della popolazione. Ad essere intervistati, circa 8.500 madri e padri in tutto il Paese, con figli di età compresa tra i 4 e i 14 anni.
Il questionario è stato sviluppato dall’Istituto IGES con il supporto della dott.ssa Kristine Sørensen della Global Health Literacy Academy e del dott. Kai Kolpatzik, responsabile del Dipartimento di Prevenzione dell’AOK-Bundesverband.
Dallo studio emergono le differenze regionali
Secondo l’indagine sulle famiglie AOK, a livello nazionale, una dieta a ridotto consumo di carne è particolarmente in voga nelle città-regioni di Berlino (47% di tutti i bambini), Brema (41%) e Amburgo (39%), oltre che nel Baden-Württemberg (42%). Nella Germania dell’est, invece, un regime alimentare a basso contenuto di carne è molto meno diffuso. In coda c’è il Meclemburgo-Pomerania Occidentale, dove solo il 21% dei bambini segue una dieta vegetariana o flexitariana, ossia dalla quantità assai limitata di carne. La media nazionale è del 33%.
Di seguito, la lista delle percentuali per tutti i Länder, ordinati a partire da quello in cui il consumo di carne da parte dei bambini è minore, fino a quello dove è risultato essere più frequente:
- Berlino: 47%
- Baden-Württemberg: 42%
- Brema: 41%
- Amburgo: 39%
- Nord Reno-Westfalia: 35%
- Saarland: 35%
- Renania-Palatinato: 34%
- Assia: 32%
- Baviera: 31%
- Bassa Sassonia: 30%
- Schleswig-Holstein: 29%
- Brandeburgo: 26%
- Sassonia: 25%
- Turingia: 25%
- Sassonia-Anhalt: 24%
- Meclemburgo-Pomerania Occidentale: 21%
Secondo l’Istituto Federale per l’Agricoltura e l’Alimentazione, il consumo medio di carne in Germania è diminuito di circa il 13% negli ultimi dieci anni. Ciononostante, lo scorso anno ogni tedesco ha consumato in media circa 1000 grammi di carne a settimana. La Società Tedesca di Nutrizione raccomanda di mangiare non più di 300-600 grammi di carne alla settimana: ciò significa che i tedeschi ingeriscono, in media, il doppio della carne che sarebbe salutare.
Un focus sull’alimentazione vegetariana, flexitariana e vegana dei bambini a Berlino
Il 18% dei genitori berlinesi ha dichiarato che i propri figli seguono una dieta esclusivamente vegetariana. A livello nazionale, la media è del 10%.
Il 26% delle famiglie berlinesi segue una dieta flexitariana, con poca carne in tavola. A livello nazionale, il 23% delle famiglie segue una dieta con una quantità di carne molto ridotta.
Anche l’alimentazione vegana è più favorita dai genitori berlinesi rispetto a quelli di altre parti della Germania, sebbene svolga un ruolo limitato nella capitale: il 3% dei bambini berlinesi segue questo tipo di dieta, mentre a livello nazionale, la percentuale è dell’1%.
Scarsa competenza nutrizionale dei genitori in Meclemburgo-Pomerania Occidentale
Lo studio dell’AOK mostra anche come il 49% dei genitori intervistati in Meclemburgo-Pomerania Occidentale abbia competenze nutrizionali inadeguate o problematiche, ad esempio perché non presta attenzione alle informazioni nutrizionali sulle confezioni degli alimenti oppure perché compra troppe bevande zuccherate. Inoltre, vi è un’evidente correlazione tra le competenze nutrizionali dei genitori e il loro livello di istruzione.
“I risultati dello studio sulla famiglia sono allarmanti per il Meclemburgo-Pomerania occidentale. Dimostrano chiaramente che dobbiamo fornire un sostegno migliore ai genitori, soprattutto a quelli che sono svantaggiati dal punto di vista educativo. Ecco perché l’insegnamento di una sana alimentazione dovrebbe essere obbligatorio nei programmi scolastici“, ha dichiarato Daniela Teichert, presidente del consiglio di amministrazione di AOK Nordost.
Per questo motivo, L’AOK è coinvolta in una serie di progetti per promuovere una corretta alimentazione nelle scuole. Ad esempio, proprio nella regione sopramenzionata, la cassa-malattia sta attualmente fornendo un sostegno finanziario per consentire a 15 scuole di partecipare al GemüseAckerdemie. Grazie a questa iniziativa, per un anno, gli alunni coltivano fino a 30 tipi diversi di ortaggi in un “piccolo campo”, direttamente nel giardino del loro edificio scolastico. Seminano, diserbano, annaffiano, raccolgono, assaggiano gli ortaggi e li vendono, principalmente alle loro famiglie e alla cucina della scuola.
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Immagine di copertina: Pexels