La Germania vuole tagliare gli assegni parentali se i genitori sono ricchi
A causa della stretta di bilancio, la Germania sta valutando la possibilità di ridurre la soglia per il congedo parentale per i lavoratori con reddito più alto
Mercoledì il Consiglio dei Ministri tedesco ha approvato una bozza di proposta di bilancio che taglierebbe la soglia per l’indennità di congedo parentale per le persone con reddito elevato, a partire dal prossimo anno. Il tutto rientrerebbe nel quadro di una riduzione di bilancio in seguito all’impennata dell’inflazione causata da anni di generose uscite. Per rispettare il piano di bilancio del ministero delle Finanze per il 2024, il ministero della Famiglia tedesco ha proposto di dimezzare il limite di reddito annuale per le coppie che hanno diritto all’indennità per il congedo parentale, portandolo a 150.000 euro rispetto ai precedenti 300.000 euro.
Il taglio dell’indennità di congedo parentale porterebbe a un risparmio di centinaia di milioni di euro
In Germania il reddito familiare medio ammonta a 60.000 euro. Secondo il Ministero della Famiglia, il taglio del congedo parentale proposto interesserebbe 50.000 genitori – ovvero il 5% di tutti i beneficiari – e permetterebbe di risparmiare circa 290 milioni di euro per 2024. Per quanto riguarda i nuovi prestiti pubblici, il governo intende ridurli entro i limiti costituzionalmente previsti, operando tagli di bilancio su tutti i ministeri, eccetto il Ministero della Difesa. Le modifiche previste, e ulteriori misure di austerità fanno parte di una legge di finanziamento del bilancio che il governo intende preparare entro la metà di Agosto. Il Bundestag potrà votare l’intero bilancio federale solo a Dicembre 2023.
Tuttavia questo costituirebbe un passo indietro per l’uguaglianza di genere
Questa mossa è stata aspramente contestata, in quanto ritenuta un segnale sbagliato per l’uguaglianza di genere in ambito economico europeo, poichè spingerebbe le donne, che generalmente percepiscono un reddito inferiore a quello dei loro partner, ad essere completamente dipendenti da questi ultimi durante il primo anno di congedo per la cura dei figli. Questo toglierebbe agli uomini l’incentivo a rimanere a casa per prendersi cura dei figli. “Non possiamo rompere i tradizionali ruoli di genere in questo modo”, ha affermato Beate von Miquel, capo del Consiglio delle donne della Germania. Secondo Katharina Wrohlich, ricercatrice di economia di genere presso l’Istituto tedesco per la ricerca economica, il sussidio parentale “non costituisce solo un beneficio sociale, ma ha anche obiettivi di politica di parità. Questi tagli dovrebbero essere considerati in modo critico”.
Il congedo parentale venne istituito per incentivare le nascite tra le donne più istruite, ma ora si sta facendo un passo indietro
Tra i contrari al taglio del congedo parentale ci sono i liberaldemocratici, partner minori della coalizione di governo che gestiscono il ministero delle Finanze e i cui elettori sono per lo più persone con un reddito alto. Il congedo parentale, (istituito nel 2007) avrebbe dovuto aumentare il tasso di natalità, ostinatamente basso in Germania, specialmente per le donne con un livello di istruzione più elevato, fornendo ai neo-genitori circa il 65% del loro stipendio mensile, con un tetto massimo di 1.800 euro mensili, per una durata massima di 14 mesi.
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