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Il leggendario Cafè Einstein di Berlino ha dichiarato insolvenza

Il Café Einstein ha presentato un’istanza di insolvenza ed è preoccupato per la sopravvivenza di altri due locali

Lo storico locale è popolare tra i berlinesi per le sue ampie sale nello stile di un caffè viennese e per il bel giardino. Purtroppo però, da dicembre non è più stato possibile godere di questo ambiente a causa dei lavori di ristrutturazione voluti da Philipp Hasse-Pratje. Nello stesso periodo il gestore apriva due ristoranti, PHP e Amon, la cui sopravvivenza è ora a rischio.

L’eventuale chiusura del Café Einstein si inserirebbe in un contesto più ampio che vede la cessata attività di numerosi luoghi iconici per il panorama gastronomico di Berlino Ovest. A marzo, per esempio, Reinhard’s su Kurfürstendamm ha annunciato che dal 1° luglio dovrà chiudere a causa della scadenza del contratto di locazione.

Insolvenza per il Café Einstein: due ristoranti restano aperti

A causa delle continue difficoltà economiche il gestore dell’iconico caffè, Philipp Hasse-Pratje, ha presentato giovedì scorso un’istanza di insolvenza presso il tribunale di Charlottenburg. I primi segnali si sono avuti a dicembre, con la chiusura per ristrutturazione della “casa madre”, il Cafè Einstein appunto. Il personale del locale è stato spostato nei due nuovi ristoranti che hanno aperto recentemente: PHP a Europaviertel e Amon vicino a Gendarmenmarkt, i quali però non stanno ottenendo il successo economico sperato.

I ritardi nei lavori di ristrutturazione e l’insolvenza hanno reso la riapertura del Cafè Einstein una possibilità lontana se non irreale. Mentre il PHP e l’Amon, pur non avendo ancora realizzato una ripresa economica significativa, rimarranno aperti per il momento.

 

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Una possibile soluzione: la ricerca di un investitore

Dopo vent’anni di carriera nel settore gastronomico, Philipp Hasse-Pratje si trova a “dover gestire una situazione difficile”. Nell’annuncio di una possibile soluzione si legge che insieme al curatore fallimentare e all’avvocato Oliver Sietz “si sta cercando un investitore che possa continuare a gestire i ristoranti, ad esempio in associazione con le proprie attività”.

In effetti il debito della società non è esorbitante, di conseguenza basterebbe trovare un investitore disposto a mantenere i posti di lavoro degli attuali dipendenti per guardare al futuro del caffè Einstein con ottimismo.

Tuttavia, è chiaro che per Hasse-Pratje l’operazione significherebbe dire addio ai suoi ristoranti. Nonostante l’investimento di diversi milioni di euro per poter ristrutturare il Cafè Einstein e aprire PHP e Amon, l’ormai prossimo ex gestore ha dichiarato che questo è il momento giusto per lasciare la gastronomia.

 

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