Germania, ragazza di 13 anni muore dopo aver ingerito una pasticca di ecstasy
Una ragazzina del Meclemburgo-Pomerania Occidentale perde la vita 48 ore dopo aver assunto una pastiglia di ecstasy. I genitori credono che non l’abbia fatto di sua spontanea volontà
Una tredicenne di Altentreptow, nel Meclemburgo-Pomerania Occidentale, è morta il 26 giugno, si pensa dopo aver consumato una pasticca della droga chimica Blue Punisher, una tipologia di ecstasy. Recentemente, queste compresse hanno attirato l’attenzione a causa della loro concentrazione di MDMA molto alta e pericolosa.
“Sicuramente non ha assunto la pasticca di ecstasy volontariamente, perché pochi giorni prima aveva visto una sua amica stare male proprio a causa della droga”, hanno dichiarato i genitori in un’intervista a Stern TV. I due, dopo aver perso la figlia, hanno colto l’occasione per rivolgere un accorato appello a tutti i giovani: “Non prendete pillole colorate! Se vi viene offerto qualcosa, non accettatelo: andate via e chiamate la polizia”. Intanto, le indagini sulla morte della ragazza proseguono.
La morte di Finja, 48 ore dopo aver assunto una compressa di Blue Punisher
I genitori di Finja, la tredicenne morta dopo l’assunzione di una pasticca di ecstasy, probabilmente della varietà Blue Punisher, hanno rilasciato un’intervista il 3 luglio allo Stern TV am Sonntag: “La nostra vita è stata distrutta“, raccontano.
La 13enne era uscita a mezzogiorno di sabato 24 giugno. Voleva incontrare gli amici e tornare a casa alle 18, aveva detto alla madre. Poi, la chiamata da parte dell’ambulanza: “Abbiamo soccorso sua figlia, ma non si faccia prendere dal panico, sarà solo un mancamento dovuto al caldo”. Una valutazione errata, come si è scoperto in seguito.
Dopo il ricovero della figlia, i genitori, Lucienne e Tilo Knapp, si sono recati in auto alla clinica di Neubrandenburg. Finja non reagiva ad alcun tipo di cura. Il padre ha detto che i medici della clinica non hanno avuto abbastanza tempo. “Hanno fatto tutto il possibile per nostra figlia, ma non potevano più aiutarla. È successo tutto così in fretta“.
Appena 48 ore dopo aver assunto la pillola di ecstasy, la 13enne è morta.
I dubbi della famiglia e l’appello agli altri adolescenti
Gli Knapp sono convinti che la ragazza non abbia assunto la droga di sua spontanea volontà. Infatti, soltanto pochi giorni prima, la tredicenne aveva assistito al malore di un’amica dopo aver fatto uso di ecstasy e aveva raccontato l’incidente ai genitori in preda al panico, poiché pensava che la ragazzina stesse morendo. La madre racconta: “L’amica aveva le convulsioni. Finja ha cercato di tenerle la testa fino all’arrivo del medico d’urgenza per evitare che si facesse ancora più male. Era davvero spaventata”.
I genitori di Finja, scioccati, avevano messo in guardia la figlia. La madre racconta di averle detto: ‘Hai visto cosa è successo a casa della tua amica. Non voglio che succeda anche a te”. Finja aveva risposto che non avrebbe mai fatto una cosa del genere.
Il padre ricorda commosso i tredici anni vissuti con la figlia: “Il mondo era sempre colorato per lei, era felice. Ora ci troviamo di fronte ad un profondo buco nero”.
Lucienne e Tilo rilasciano questa intervista perchè vogliono scoprire cos’è realmente successo alla loro bambina, ma anche perchè perché vogliono rilasciare un messaggio di prevenzione contro le droghe, così che nessuna altra famiglia debba passare quello che stanno passando loro. “Dovrebbero avere tutti paura. Gli adolescenti non dovrebbero accettare pillole, non importa di quale forma, quanto colorate, non dovrebbero toccare nulla. Non deve succedere di nuovo che qualcuno muoia per questo motivo” chiedono.
Che cos’è l’ecstasy e quali rischi comporta la sua assunzione
Il termine ecstasy si riferisce a delle droghe sintetiche in compresse, in polvere o in cristalli, prodotte in laboratorio senza materie prime naturali. Si tratta di un derivato dell’anfetamina basato sul principio attivo MDMA, che dagli anni ’80 viene usato come sinonimo di ecstasy. E’ stata brevettata nel 1912 dall’azienda farmaceutica Merck di Darmstadt. Inizialmente veniva utilizzata in campo medico come soppressore dell’appetito e in psicoterapia per aumentare la socievolezza, poi negli anni ’90 si è diffusa a macchia d’olio con le feste di musica techno.
L’ecstasy provoca sballo, estroversione e perdita del senso del tempo. Il sistema di allarme dell’organismo viene disattivato, e, se usata come droga da festa, il ballo prolungato può portare ad una perdita estrema di acqua, a danni agli organi o ad un collasso circolatorio. Sono stati osservati casi di insufficienza renale e di emorragie cerebrali fatali. Questa tipologia di droga può anche causare psicosi e deliri.
Secondo il Centro di Informazione sulle Droghe (DIZ) di Zurigo, le pillole intere contengono generalmente tra i 161 e 173 milligrammi del principio attivo MDMA, e altre sostanze sconosciute.
La variante Blue Punisher: una pasticca che può essere fatale
Una varietà particolarmente forte dell’ecstasy è il Blue Punisher, ed è quella che si pensa abbia assunto Finja. In Gran Bretagna, nel 2021, ne è stata analizzata una pasticca che conteneva ben 477 milligrammi di MDMA, diverse volte la dose abituale delle pillole di ecstasy. Il DIZ di Zurigo avverte: più di 1,5 milligrammi di MDMA per chilogrammo di peso corporeo per gli uomini e 1,3 milligrammi per chilogrammo di peso corporeo per le donne sono troppi. Ciò significa che anche l’assunzione di mezza pillola può portare ad un’overdose.
L’aspetto della pillola ricorda un diamante con un teschio inciso, che si basa sul logo del personaggio Marvel “The Punisher”. La pasticca blu, nota anche semplicemente come The Punisher e disponibile in altri colori, può essere spesso tagliata a metà attraverso una scanalatura di rottura.
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